29 settembre 2019, Solennità dei sette grandi Arcangeli

 Messaggio di San Michele Arcangelo

“Vi saluto, fratelli e sorelle carissimi,

eccomi oggi in mezzo a voi per comunicarvi i desideri del Signore Altissimo per questo popolo e per l’umanità. Sono tre i punti importanti per questi ultimi mesi dell’anno e per l’anno che verrà. Sapete che l’anno nuovo  comincia  per voi con la Solennità di Cristo Re, nella quale tutto si riassume e tutto riparte.

  • Il primo punto è questo: Dio desidera che questo popolo eserciti in pienezza il suo sacerdozio.

Devo dirvi, fratelli e sorelle, che dalla Terra sale un grido spaventoso che scuote l’universo. La Terra è in pericolo. L’umanità di questo pianeta soffre terribilmente e non ha una via di salvezza al di fuori di Gesù Cristo. Questo popolo sacerdotale deve formare un solo corpo e un solo spirito per elevare al Signore il grido di questa umanità. Siete padri e madri per questa umanità, non dovete dimenticarlo mai. I padri e le madri vegliano su tutti i loro figli. Ci sono tanti figli di Dio su questo pianeta, piccoli e grandi, che soffrono e sono perseguitati, calpestati e disprezzati perché figli di Dio. Ci sono molti altri che non sanno ancora di essere figli di Dio e aspettano un segnale dal popolo  per scorgere una vita nuova e  persone nuove.

È tempo che nelle vostre celebrazioni e liturgie, quando vi ritrovate tutti insieme, quando siete nei nuclei o singolarmente, il grido della Terra sia offerto su ogni altare della Terra. Insieme a noi Arcangeli, agli strumenti straordinari e ai sacerdoti nuovi, il popolo sacerdotale eleverà questo grido da tutti gli altari della Terra. Riceverà da Dio la grazia di coprire col suo servizio tutti gli altari della Terra, anche là dove non ci sono sacerdoti degni.

Perciò è necessario che prendiate coscienza di essere un corpo solo, sulla Terra e in tutto l’universo. Tutto quello che offrirete, l’offrirete insieme a tutto il popolo dell’universo, che ora guarda verso la Terra, ultimo pianeta che deve entrare nella pienezza. Siate coscienti di questo vostro servizio.

  • Il secondo punto è strettamente collegato col primo ed è la vostra purificazione, come singoli e come popolo.

Sapete, dall’Antico Testamento, che il popolo di Israele si purificava sempre prima dei grandi eventi[1]. Gli eventi che vi attendono sono molto più grandi di quelli di allora, perciò questo popolo deve essere pronto e purificato. Vi invito quindi, come singoli e come popolo, a liberarvi di tutto ciò che ancora vi opprime: paure, dubbi, ansie, risentimenti, discordie, ecc. Ciascuno di voi sa di cosa deve spogliarsi, ma ora anche il popolo deve cacciare via da sé tutte le tenebre.

D’ora in avanti, non saranno più tollerate in mezzo al popolo santo di Dio discordie, divisioni e ipocrisie. Il vostro sì deve essere sì. Chi semina zizzania in mezzo a questo popolo verrà messo da parte. Perciò vi invito a guardarvi dentro con sincerità e a guardare anche quello che non funziona tra di voi. Esistono anche i peccati di un popolo, non solo di un singolo. Se però ciascuno vincerà le tenebre dentro di sé, consumerà anche le tenebre del popolo e  della Terra. Mentre vincete il male in voi, lo vincete intorno a voi, nel popolo e nel mondo. Così nella vostra purificazione, accettata con amore e con gioia, consumerete le tragedie dell’umanità.

Vi chiederete adesso se verranno le prove. Sì, verranno ma vi dico che l’umanità della Terra è già ora stretta nelle prove. Le prove del popolo di Dio saranno sottili, profonde, saranno una battaglia tra il vostro spirito e lo spirito del mondo. Questa sarà la grande prova del popolo: abbattere le potenze nemiche, consumare l’azione del male, vincere il male con il bene. Perciò vi è chiesto di essere puri; non dico perfetti perché nessuno di voi lo è, neppure io lo sono perché voi ed io siamo creature. Vi è chiesto piuttosto di essere sinceri, aperti, generosi, pronti a lasciare i vostri punti di vista e ad accogliere la novità della vita. Pronti a lasciarvi svuotare delle vostre idee e proiezioni per  accogliere la potenza, l’amore, la sapienza e la bontà di Dio.

Cosa dovete fare? Dovete tenervi strettamente ancorati ai tre pilastri che vi sono stati dati: l’offerta della vita a Dio, attraverso il Cuore Immacolato di Maria, un’offerta sincera, generosa, totale; l’integrità nei pensieri, nelle parole, nelle azioni; la comunione tra di voi e con tutto il popolo dell’universo, con gli strumenti straordinari e ordinari che operano in questo tempo.

Voi siete un potente strumento ordinario sulla Terra e perciò vi invito a liberarvi da tutto quello che ancora vi impedisce di esercitare pienamente la vostra missione. Dio vi darà la forza per superare ogni prova e voi rinascerete dal di dentro. Rinascere dal di dentro significa anche rinascere dall’alto, da un pensiero che sta al di sopra di voi, il pensiero di Cristo che viene dall’alto ma che vuole incarnarsi in voi. Esiste il pensiero di un popolo e non solo il pensiero dei singoli ed io vi chiedo che il pensiero di Cristo possa vivere in voi, tra di voi e, attraverso di voi, nel mondo.

  • Il terzo punto, che completa quanto detto fin qui, è questo: il Signore desidera che questi ultimi mesi dell’anno e tutto l’anno prossimo siano consacrati allo Spirito Santo.

Invocate lo Spirito Santo, offritevi completamente a Lui. Onoratelo, beneditelo, proclamate la sua grandezza in mezzo a voi, dentro di voi. Solo lo Spirito Santo potrà mettervi in grado di capire gli eventi e di partecipare ad essi. Gli eventi cominceranno e saranno grandi ma saranno molto sottili. La gran parte dell’umanità non se ne accorgerà ma voi li dovrete vedere. Vi passeranno sotto gli occhi, li capirete e li porterete davanti a Dio. Perciò avete bisogno dello Spirito Santo.

Immaginate di essere in una stanza buia, piena di fumo: non potete respirare, non vedete nulla. Adesso immaginate che qualcuno entri nella stanza e apra una grande finestra dalla quale entrano la luce e l’aria pura. Questo fa lo Spirito Santo dentro di voi: vi apre alla luce e alla purezza dello spirito. Avete bisogno dello Spirito Santo. La Terra ne ha bisogno. Supplicate lo Spirito Santo affinché scenda su questa umanità e guarisca le ferite dei piccoli e dei poveri; sono come le piaghe di Lazzaro[2] che nessuno vuol vedere. Voi invece non girate la faccia davanti alle piaghe di questa umanità. Osservate quello che succede sulla Terra, anche se può darvi fastidio, anche se a volte è più semplice girarsi dall’altra parte. Non è più il tempo di distogliere lo sguardo, perché il popolo di Dio è mandato a curare la lebbra di questa umanità e voi non dovete avere ribrezzo delle sue piaghe. Guardatele, offritele, curatele.

Questo è tutto per ora, fratelli e sorelle. Avrete tutto l’aiuto necessario. Dio ha previsto grandi grazie per voi, perciò siate pronti ad accoglierle. Tutto andrà bene perché tutto va bene in Dio. Va sempre tutto bene in Dio, non dovete mai temere. Vivete nella fede, nella speranza, nell’amore. Dio vi affida tanti figli: amateli, curateli,  benediteli.

Io vi sono vicino e vi benedico insieme a tutti gli Arcangeli e angeli, agli strumenti straordinari e al popolo di tutto l’universo. Ricevete la benedizione di Dio, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”.

[1] Cfr. Es 19,10-11

[2] Cfr. Lc 16,19-31