Messaggio di Gesù del 18.5.2019
“Carissimi figli,
il mio Cuore gioisce nel vedervi qui. Sono contento del cammino che avete fatto, delle vostre decisioni e del cammino che volete ancora percorrere insieme a me.
Vi ho detto che in voi c’è una grande potenza, quella del vortice trinitario.[1] È la potenza che vi ha generati e che vi mantiene in vita. Vi ho detto anche di usare questa potenza. Come usarla? Cosa può metterla in moto? La vostra fede. Solo con la fede potete attivare in voi la potenza del vortice trinitario. La fede non è una teoria ma è la forza dei cristiani, una forza immensa. Il mondo non la comprende ma voi siete chiamati a comprenderla.
La fede deve essere praticata, altrimenti la sua forza rimane inerte in voi. Potete praticare la fede quando credete, quando dite: “Io credo”, senza dubitare nel vostro cuore. Il dubbio è quella forza che si oppone alla fede e blocca tutti processi vitali dentro di voi. Parlo del dubbio esistenziale, che affiora in voi quando non vi sentite degni, non vi sentite capaci, quando vedete il vostro limite come qualcosa di insuperabile.
Io, però, vi ho insegnato che con la fede potete smuovere le montagne[2]. Non si tratta semplicemente di un’immagine esteriore: mi riferivo alle montagne di dubbi che stanno dentro di voi. Con la potenza della fede in me, potete rimuovere e gettare in mare le montagne dei vostri dubbi. È importante che cominciate a farlo. Con una parola potete gettare nel mare tutto ciò che vi ostacola e questa parola è: “Io credo”.
Figlioli, il mondo ha bisogno della fede. Senza di essa non si possono smuovere le montagne che schiacciano l’umanità. Io non vi ho mandato nel mondo senza prima riempirvi di forza. Vi ho dato il mio Spirito che è forza, amore e intelligenza. Per mezzo dello Spirito, potete mantenere viva la vostra fede e con essa aprire la strada per voi e per l’umanità.
Vi invito anche ad iniziare a chiedere. Chiedete nel mio nome. Non vi ho raccontato favole ma vi ho assicurato che se chiederete nel mio nome, io vi darò ciò che chiedete[3]. Vi darò tutto quello che non mi chiederete per interesse e per egoismo. Non è egoismo chiedere la salute; la salute è un dono di Dio e dovete chiederla. Non è un peccato chiedere a Dio che vi aiuti a vivere; dovete chiederlo. Quale bambino non chiede al padre ciò che gli occorre? Il padre sa cosa dargli o non dargli. Allo stesso modo, quando mi chiedete qualcosa io ve la concedo solo se è per il vostro bene. Se non lo è, non ve la do. E allora perché vi tormentate con questo dubbio: “Devo chiedere o no?”. Dovete chiedere perché siete figli di Dio e perché possiate avere col Padre vostro un rapporto di amore e di fiducia.
Chiedete e vi sarà dato[4]. È tempo che questo popolo cominci seriamente a chiedere ciò che gli occorre. È tempo che il mondo sappia che questo popolo riceve tutto da Dio e che può fare miracoli. Il mio popolo deve fare miracoli! Non pensate solo alle cose straordinarie; se lo vorrò, farete anche quelle. Mi riferisco soprattutto al miracolo della vita che nasce, anche nel deserto del mondo, e che apre la strada all’umanità; alla meraviglia di un popolo che vive dell’amore di Dio.
Dico ai miei fratelli e figli ammalati: chiedete la guarigione e credete che io possa guarirvi. Non dubitate ed io vi guarirò.
Manifesterò al mondo che IO SONO e lo farò attraverso il mio popolo. Mi aspetto da voi che abbiate piena fiducia in me. Perciò vi ripeto: abbiate fede! Non abbiate più dubbi ed io vi darò quello che vi occorre. Allora saprete che IO SONO.
Vi benedico e vi mando nel mondo con la potenza della fede. Ricordatevi che io posso fare qualcosa per voi solo se avete fede e voi potete fare qualcosa per me solo se avete fede. Questa fede vi porterà nella creazione nuova. Per la forza della sua fede, il mio popolo governa l’universo insieme a me.
Vi benedico, figlioli, con tutto il mio amore e con tutta la potenza trinitaria, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”.
[1] Cfr. Messaggio di Gesù del 20 aprile 2019 dal titolo “La potenza del vortice trinitario”.
[2] Cfr. Mt 17,20; Mt 21,21; Mc 11,23
[3] Cfr. Gv 16,24
[4] Cfr. Mt 7,7-8; Lc 11,9-10