Lo spirito dell’uomo

Ecco, ciò che afferma san Raffaele:

 

“L’essenza dell’uomo, la sua identità più profonda risiede nello spirito, in quel nucleo al centro dell’anima, dove vive l’Ospite divino, lo Spirito Santo. Lo spirito è il luogo più sacro nell’uomo. Pensate al tempio di Gerusalemme: le sue mura esterne potremmo paragonarle al corpo, i cortili interni all’anima, il “Santo dei Santi” allo spirito[1]. In questo spazio sacro e inviolabile del tempio accedeva solo il Sommo Sacerdote; così anche nel vostro spirito ha accesso solo Gesù Cristo, Sommo Sacerdote. In virtù del suo sacrificio, vi è stato donato lo Spirito Santo che in voi vive e opera, rivelandovi Cristo e il suo pensiero.

Nel suo spirito l’uomo sta a faccia a faccia con Dio, perché qui Dio si manifesta all’uomo. È la vostra “tenda del convegno” quella in cui Mosè parlava con Dio a faccia a faccia[2] . Lo spirito è lo spazio del vostro essere nel quale abita Dio.

 

Il rapporto fra spirito e anima è un rapporto vitale, perché lo spirito dà vita all’anima; esso trasmette all’anima ciò che a sua volta riceve dallo Spirito Santo. L’anima, mediante le sue tre potenze, cioè memoria, intelletto e volontà, elabora ciò che riceve dallo spirito, e ne trasmette il contenuto al cervello, organo fisico preposto a trasformare gli impulsi spirituali in comandi da trasmettere al corpo”. 

“Spesso dite: “Io penso, io sento, io agisco …” e parlate in molti modi del vostro IO. Ne parlano anche la psicologia, le religioni, i movimenti di vario genere. Sulla Terra l’IO è sinonimo di identità della persona. In realtà l’IO come entità astratta non esiste, esso non è altro che il vostro spirito. Vi ripeto che l’IO non esiste in voi, mentre esiste lo spirito che trae vita e forza da Dio. Lo spirito dell’uomo non può vivere senza Dio.

L’uomo è creato a immagine e somiglianza di Dio e questa non è una semplice affermazione ma una realtà. L’immagine di Dio è impressa nella memoria dell’anima[3], mentre la somiglianza è impressa nel suo spirito. Nello spirito è espressa la natura divina dell’uomo, la sua somiglianza con Dio che lo porta a comprendere e ad agire in modo simile a Dio. Lo spirito racchiude la scintilla divina che rende l’uomo figlio di Dio; per questo in lui agisce una grande potenza. Lo spirito dell’uomo non è solo immortale ma, in un certo senso, è anche “onnipotente”; non dimenticate che l’uomo avrebbe dovuto governare l’universo insieme a Dio, perciò doveva possedere una potenza simile a quella del Creatore.

 

Dio desidera che prendiate coscienza della potenza che è in voi. Desidera condurre tutti coloro che lo amano alla consapevolezza della loro natura divina. Così i figli di Dio vivranno realmente a immagine e somiglianza di Dio. Questo non avverrà miracolosamente, né con metodi, riti o formule. Avverrà quando l’uomo saprà stare davanti a Dio con docilità, umiltà e pazienza”.

“È fondamentale il rapporto filiale di ciascuno di voi con Dio, così come doveva essere fin dall’inizio della vostra storia di uomini. Se le cose fossero andate come Dio aveva previsto, fra Dio e l’uomo ci sarebbe stato un ininterrotto scambio di amore. Dio avrebbe colmato l’uomo della sua potenza e l’uomo, senza fatica, senza ascesi né penitenze, sarebbe stato immerso nell’amore e nella vita di Dio. Sapete come è andata, e come la corruzione satanica ha compromesso il rapporto fra Dio e l’uomo. Gesù Cristo con la sua morte e risurrezione ha recuperato questo rapporto. Ha posto nuovamente l’intera umanità nella giusta relazione con Dio, senza più le barriere create dal peccato originale.

Con Gesù Cristo la storia umana è ripartita, si è indirizzata lungo il percorso corretto, in una nuova e profonda dimensione. Tuttavia, ancora una volta come all’inizio, Dio ha lasciato l’uomo libero di scegliere se accettare o no Gesù Cristo. Questo vi fa capire che Dio ha fiducia nelle sue creature: lasciando loro la libertà di scegliere, li riconosce capaci di usare la propria intelligenza, senza porre restrizioni. Il contrario di quello che fa Satana i cui seguaci non possono scegliere nulla, ma sono schiavi, costretti a ubbidirgli pena la morte. Purtroppo, gli uomini della Terra non hanno compreso questo e fin dall’inizio si sono venduti a Satana, nella sciocca illusione di essere liberi perché lontani da Dio. Illusi! Satana stringe ogni giorno di più le sue catene attorno a voi e non ve ne accorgete. Scambiate per libertà la schiavitù e voltate le spalle a Dio, il solo che vi renda liberi. Anche oggi siete liberi di accettare o rifiutare Gesù Cristo; in base a questa scelta si gioca il vostro destino.

Dio Padre desidera tornare all’originario rapporto con gli uomini che lo amano e che si offrono a lui per mezzo di Gesù Cristo. Sarà un vero rapporto padre-figli senza costrizioni o impedimenti, nella gioiosa libertà. Questi figli saranno sempre più potenti in Dio, brilleranno come stelle nell’universo. Uniti a Cristo, saranno figli della risurrezione,[4] uomini nuovi perché trasformati e capaci a loro volta di trasformare l’universo. Non è una bella favola, è la promessa di Dio in Cristo. Dovete solo crederci.

Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo” [5].

 

*****

[1] Nella religione ebraica, il Santo dei Santi era l’area più sacra del tempio di JHWH, nel quale era custodita l’Arca dell’Alleanza. In essa poteva entrare solo il Sommo Sacerdote una volta all’anno, per la ricorrenza dello Yom Kippur, per offrire l’incenso nel rituale di espiazione e per pronunciare il Tetragramma sacro le cui vocali, interpolate tra le quattro consonanti, erano conosciute solo dal Sommo Sacerdote e da questi tramandate ai suoi successori.

[2] Cfr  Es 33, 7-11

[3] Cfr “Oltre la grande barriera” cap. 13

[4] Cfr Lc 20, 34-38

[5] V. “Riscrivere la Storia – Nel pensiero di Dio” – Volume I – cap II, pagg. 35 – 38

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