Tratto dal libro “A Medjugorje – La Madonna è viva” Colloqui con Padre Tomislav Vlašić“
Ed. Luci dell’Esodo
Le lotte spirituali
Personalmente ho sperimentato che la maggior parte delle persone ha vissuto l’incontro con la Madonna in modo molto piacevole. Ma l’aver vissuto un incontro piacevole non significa che non siano state provocate, anzi, credo che tutti veniamo provocati. L’incontro con Dio provoca, perché chiede una risposta all’uomo. E cosa si risveglia in quel momento nell’uomo? La prontezza a rispondere, oppure le paure e le insicurezze. Ogni uomo è originale, ma questa originalità è spesso ferita dalle conseguenze dei peccati commessi, dei traumi subiti nella vita. Attraverso le ferite della vita, si insinua l’azione dello spirito del male, di satana, che cerca di porre una barriera tra l’anima e Dio. Anche il demonio tocca l’anima per spaventarla e bloccarla nel cammino di conversione.
Questo corrisponde esattamente a quanto hanno vissuto alcuni santi che hanno attraversato la notte oscura dell’anima: per purificarsi completamente hanno dovuto affrontare diverse lotte spirituali, rimanendo completamente abbandonati a Dio. Hanno dovuto passare attraverso il buio, che non rappresenta solo un tempo in cui si è incapaci di comprendere, ma anche un periodo in cui vengono a galla molte resistenze dell’anima. Superando tutte queste contrarietà e rivolgendosi al Dio vivo, essi si sono purificati e sono entrati in armonia con la vita divina. Per questo, tutte le esperienze di lotta spirituale sono di per sé normali; richiedono un’attenzione molto grande da parte di coloro che accompagnano quanti vivono tali esperienze, perché devono aiutarli a comprendere cosa avviene in loro, a liberarsi dai blocchi, dai traumi e dai condizionamenti della vita.
Tutto questo mi sembra molto logico e dinamico. Dio ci tocca con la grazia, ma per crescere dobbiamo superare le tentazioni della vita quotidiana. Egli manda le prove come grazie affinché cresciamo nella fede, perché non è possibile crescere senza prove. Lo stesso Gesù Cristo, che ha assunto la natura umana, rappresenta per noi un esempio chiaro e sicuro che ci indica come procedere nel cammino fino a vincere noi stessi, satana, il mistero del male, la morte, la cattiveria degli uomini e il peccato. Il Signore dona a ciascuno di noi le grazie necessarie affinché, passando attraverso le prove, possiamo superarle sperimentando la sua vicinanza. Ogni passaggio vittorioso attraverso la prova sarà segno della nostra risurrezione.
La Sacra Scrittura ci conferma che veniamo minacciati dalla voce dello spirito maligno che fin dall’inizio si è opposto a Dio,[1] e che ha tentato di distogliere Gesù stesso dalla sua missione.[2] La più grande conseguenza dell’opera di satana è la disobbedienza, quando cioè l’uomo si chiude alla fonte della vita e non vuole più dar retta a Dio. E il risultato di questo possiamo talvolta vederlo in noi: insoddisfazione, infelicità, stato di morte. In una parola: propaghiamo la morte, dando di ciò la colpa a Dio.
Ma c’è qualcosa di molto importante da sottolineare, e cioè che il potere di satana non è illimitato. Il fatto che il Signore permetta al demonio di agire è un fatto incomprensibile per noi uomini. Il mistero del male è un tema che ritorna costantemente attraverso tutta la storia dell’uomo. La fede ci dà la sicurezza che Dio non permetterebbe il male, se da esso non ne traesse un bene, attraverso vie che conosceremo pienamente solo nella vita eterna[3]. Possiamo comprendere questo alla luce delle parole di san Paolo: “Noi siamo sicuri di questo: Dio fa tendere ogni cosa al bene di quelli che lo amano”.[4] Con la venuta di Gesù sulla terra abbiamo ricevuto il rimedio a tutto ciò: Gesù, infatti, si è manifestato per distruggere le opere del diavolo, per vincere la disobbedienza e per introdurre anche noi nella stessa missione.
Forse alcuni hanno già sentito questo fatto. Durante l’apparizione del 14 febbraio 1982, Mirjana contemplava la Madonna ed era piena di vita e di felicità. Ma, ad un tratto, apparve satana, la guardò come se la volesse assorbire con il suo sguardo e la ragazza perse le forze. Poi le propose di lasciare la Madonna e di seguire lui. Mirjana perdeva sempre più le forze e solo nel profondo la sua anima diceva: “No, no, no!”. Poi apparve nuovamente la Madonna e in Mirjana ritornò la vita. Quindi la Vergine le disse: “Figlia mia, satana è una realtà; questo secolo è stato sotto il suo potere, ma il tempo del suo potere si esaurisce”.
L’esperienza vissuta da Mirjana è propria di ogni persona che si apre a Maria, che veramente si affida a lei con il desiderio di raggiungere la vita di Dio. Maria protegge dal male la vita di ognuno, la vita concepita nello Spirito Santo.
Vorrei ricordare anche un altro episodio significativo. Una sera di luglio del 1984, Jelena ebbe un’esperienza alla quale ero presente anch’io insieme ad uno psichiatra. Jelena cominciò a pregare il Padre Nostro e ad un tratto si bloccò, non poteva pronunciare più nemmeno una parola. Passò diverso tempo, poi d’un tratto riprese a pregare. Era un fatto strano e allora le chiesi che cosa fosse successo. Disse: “Pregavo il Padre Nostro e ad un certo punto la mia anima si è completamente bloccata; non mi ricordavo più nemmeno una parola e non potevo neanche entrare in rapporto con Dio. Semplicemente in me si è formato il vuoto. Una voce strana mi ha bloccata. Allora è venuta la Madonna e mi ha detto: Figlia mia, satana prova sempre a impedire il rapporto con Dio, tenta sempre di bloccare la preghiera. Io sono qui per proteggerti, affinché tu possa essere in rapporto con Dio”. In quella difficoltà si è manifestata concretamente la vicinanza di Maria, che non solo genera, ma protegge e accompagna la Chiesa.
Il Vangelo non parla solo dello Spirito Santo, ma anche di un altro spirito: “Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me”.[5] Il soffio dello Spirito Santo è contrastato dal soffio del male che proviene dallo spirito maligno. La nostra attenzione deve essere rivolta allo Spirito Santo per cogliere ogni suo impulso, per amarlo al di sopra di tutto, e scacciare così lo spirito del male.
Spesso, le persone che pregano si scandalizzano se sono provocate dallo spirito del male, dall’odio: si offendono, cominciano a giudicare, a litigare, a combattere contro questo spirito. In Maria non è così: il demonio fugge di fronte a Maria perché lo Spirito di Dio è presente in lei, vive in lei e impedisce ogni azione allo spirito del male. Questo modo di fare è diverso dal nostro. Potremmo dire che in Maria è presente la massima attenzione interiore, perché ha saputo rigettare ogni impulso del male perfino dal corpo.
Nella Vergine Santissima la presenza dello Spirito Santo è tale da impedire a satana di avvicinarsi a lei. Cosa significa? Significa che Maria è protetta dagli influssi del male e il male non può introdursi in lei. Allo stesso tempo significa che Maria scaccia il male anche da noi e da tutti quelli che sono sotto la sua protezione.
Eppure, sappiamo che Dio talvolta permette allo spirito del male di toccare coloro che sono consacrati completamente a Dio, perché senza queste esperienze non potrebbero rafforzarsi, non potrebbero essere vagliati. Se ci affidiamo a Dio fino in fondo e sottomettiamo tutto al suo potere, allora lo spirito del male verrà scoperto e scacciato, salterà fuori tutto quello che di falso è nascosto in noi, ciò che non appartiene a Dio. Lo spirito del male ci metterà alla prova, ma lo Spirito Santo ci purificherà sempre e ci trasformerà.
Quando satana non può minacciarci apertamente, allora ci inganna con false promesse o si presenta in veste di agnello. Satana è pericolosissimo quando assume i panni di una falsa religiosità. Dalla Sacra Scrittura sappiamo che Gesù ha sofferto maggiormente a causa dell’ipocrisia dei farisei e dei dottori della legge, cioè di coloro che erano chiamati ad interpretare la religione.
Anche nella nostra vita abbiamo una gran quantità di esempi negativi. Prendiamo ad esempio la pratica religiosa del digiuno: possiamo digiunare, ma essere sempre in collera con tutti. Che utilità si può ricavare da un tale digiuno, se non ci conduce a morire a noi stessi, alla nostra ira o al desiderio di vendetta? In questo caso il digiuno è solo una prassi religiosa vuota di significato. Quindi, siamo chiamati a spogliarci di ogni abito che è solo apparenza esteriore, per rivestirci di Cristo e diventare creature nuove. Solo così vinceremo ogni spirito maligno.
Le prove
Le prove sono una specie di terapia e, se si accettano con l’amore di Dio, sono delle grandi grazie. Nulla può guarirci interiormente come la prova, perché essa purifica e frantuma i macigni prodotti dal peccato. La prova mette in crisi tutto quello che erroneamente abbiamo costruito sulla sabbia, cioè sul nostro egoismo. Attraverso le prove Dio ci purifica, ci guarisce, ci risveglia interiormente. Allora può nascere in noi una vita così forte che ci porta a non temere più né la morte né il diavolo, perché la forza divina ci attraversa e noi, rimanendo fedeli a Dio, progrediamo verso una novità di vita.
Potrà presentarsi chissà quale prova, ma stiamo certi che Dio la permetterà solo per il nostro bene e per la salvezza del mondo. Chi desidera offrirsi a Dio, deve sapere che l’offerta ci porta ad un passaggio attraverso la prova, per la nostra crescita e per la salvezza degli altri. Chi vuole sfuggire a questa realtà non potrà vivere l’offerta. Ma chi si offre a Dio ottiene da lui una protezione completa, cammina spiritualmente ed entra in comunione con l’intero Corpo Mistico.
Quando offriamo la nostra vita a Dio nei momenti di prova, dobbiamo essere coraggiosi per noi stessi e per gli altri. Di solito le persone pensano: “Se iniziassi un cammino radicale o se mi donassi completamente a Dio, allora anche le prove aumenterebbero e arriverebbe il male, la sventura”. Ma Dio non infligge il male a nessuno! Egli vuole solo risvegliarci, affinché impariamo a respingere le paure.
Facciamo un esempio: un uomo pensa sempre di essere il migliore e poi nel gruppo di preghiera scopre che non è così. Vive sicuramente una prova. Infatti, nel momento in cui si accorge che gli altri sono migliori di lui, nel suo cuore scattano gelosia, invidia, inquietudine. Per uscire dalla prova deve necessariamente vincere tutto questo, deve vedere il male e purificarsi! È facile chiudere gli occhi e adirarsi con gli altri pensando: “Tanto voi non valete nulla!”. Bisogna passare attraverso questa situazione critica e vincere! Se riusciamo ad elevarci e a vincere, allora guariamo e ci trasformiamo in creature nuove. In ogni caso, se siamo realmente intenzionati a risvegliarci nel nostro essere cristiani, dobbiamo sapere che anche satana si sveglia e si arrabbia. Il nostro risveglio nella fede non gli fa sicuramente piacere! Mandiamolo ad occuparsi solo di se stesso, e noi andiamo avanti tranquillamente e sicuri verso Dio.
[1] cfr. Gn 3, 1-5
[2] cfr Mt 4, 1-17
[3] Catechismo della Chiesa Cattolica, n° 324.
[4] cfr Rm 8,28
[5] cfr Gv 15,18
cerca
Ultime pubblicazioni
-
Santo Natale 2024
Carissimi fratelli e sorelle, siamo ormai vicini alle solennità natalizie, che ci ricordano il grande mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio. Gesù si è incarnato sulla Terra, pianeta tanto ostile a Dio, per donare a tutto l’Universo la salvezza e riscattarci dalla schiavitù del peccato. Eppure, sembra che la maggior parte degli uomini della Terra…
-
III Domenica del Tempo di Avvento
Chiesa di Gesù Cristo dell’Universo A cura di Mauro III Domenica di Avvento
-
Međugorje – Maria ai piedi della croce ha offerto se stessa al Padre insieme a Gesù.
Tratto dal libro “A Medjugorje – La Madonna è viva” Colloqui con Padre Tomislav Vlašić“ Ed. Luci dell’Esodo Quali sono i passi necessari per rispondere a questa chiamata all’offerta della vita? La Sacra Scrittura è stracolma di indicazioni ed esortazioni; la dottrina della Chiesa e la tradizione insegnano che l’unica via…