Messaggio di Santa Chiara d’Assisi del 20 maggio 2013

(La versione integrale di questo messaggio la potete trovare nel libro“Verso la Nuova Creazione – vol. IV anno 2013”, pag. 85; Ed. Luci dell’Esodo, www.lucidellesodo.com)

“Carissimi fratelli e sorelle, pace e bene a tutti voi! Il Signore Altissimo mi ha chiesto di parlarvi della contemplazione. […]

Cos’è la contemplazione? Non è un esercizio ascetico, un’acrobazia spirituale, un concetto astratto ma è il respiro, il riposo dell’anima. […] Quando siamo disposti a vivere per Dio, quando desideriamo appartenere soltanto a lui e ci doniamo interamente a lui, allora nasce la vera contemplazione che è frutto dell’abbandono fiducioso a Dio. L’offerta della vita a Dio è la chiave che apre il nostro spirito, nel quale Dio ha riposto il suo tesoro. Sì, carissimi fratelli, chi ama Dio si risveglia alla vita vera; chi è disposto a donare tutto riceve tutto dal Padre amoroso. Chi ama desidera contemplare il volto dell’amato e ammira tutto ciò che l’amato compie, sa riconoscere ogni suo atto di delicatezza e di amore. Così fra l’uomo e Dio sboccia una storia d’amore che non finisce neppure con la morte, anzi: nella dimensione dell’eternità l’amante e l’Amato diventano una cosa sola.

La contemplazione è l’atteggiamento di stupore e di silenzio davanti alla grandezza di Dio: la creatura si sottomette al Creatore non per servilismo o per paura ma per amore. Da questo atteggiamento nascono la sapienza e la conoscenza delle leggi della vita. L’uomo si fa docile sotto la mano di Dio e comincia ad operare nella luce: le sue opere sono buone, edificano tutto il popolo di Dio. L’uomo lavora per il Signore ma non sente più la fatica, perché è ricolmo della presenza divina che è riposo per l’anima.

La fede autentica porta sempre alla contemplazione […] Anche la speranza porta alla contemplazione perché l’uomo che vive di speranza contempla ogni giorno i doni di Dio mediante i quali egli realizza le sue promesse. […] L’amore, se è amore, sboccia nella contemplazione. […] La contemplazione è figlia dell’amore e non è mai fine a se stessa: la contemplazione spinge all’azione perché contemplando l’amore di Dio, l’uomo si sente colmo di quell’amore e si muove verso il prossimo. […]

Da tutto questo potete comprendere che siete chiamati tutti alla contemplazione e che essa fa parte della vostra vita; veramente la vita dei cristiani dovrebbe essere vita contemplativa. […] Lo spirito umano, infatti, è fatto per conoscere Dio ma non può conoscere ciò che non vede. Proprio a questo serve la contemplazione: è lo sguardo dello spirito rivolto a Dio, che permette di conoscere Dio così come egli è.

Dio che è Spirito abita nello spirito dell’uomo. La presenza dello Spirito Santo nel vostro spirito è come una fontana posta nel mezzo di un giardino. […] Nel vostro giardino chiuso potete contemplare Dio e riposare in lui. È nel vostro spirito che riposate, più che in tutti gli altri luoghi del mondo. […] Già adesso potete pregustare il riposo in Dio cercandolo nell’intimità del vostro spirito, là dove Dio ha scavato un pozzo di acque vive. Egli viene per vivere in voi se lo chiamate, se lo desiderate con tutte le forze. […]

Nella mia vita terrena non mi sono mai stancata di cercare il volto di Dio. Ho attinto continuamente al suo pozzo di acque vive e più attingevo più mi riempivo; da tutto il mio essere traboccava l’amore e si spandeva attorno a me, arrivava a toccare tante anime lontane, benché vivessi nel silenzio di San Damiano. Non stancatevi mai di cercare Gesù e di contemplare il suo volto che è pieno di amore per voi. Lasciatevi avvolgere dal suo sguardo e troverete il vero riposo; allora contemplerete Dio anche nella vita di ogni giorno, là dove si svolge la vostra esistenza.

Vi seguo con la mia preghiera e vi amo in Dio. Ricevete la mia benedizione:

Il Signore vi benedica

e vi protegga.

Faccia risplendere

il suo volto su di voi

e vi doni la sua misericordia.

Rivolga su di voi il suo sguardo

e vi dia pace.

Il Signore sia sempre con voi

e faccia che voi siate sempre

con lui!

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