Messaggio di San Giuseppe del 18 marzo 2021

(pubblicato nel libro “Riscrivere la Storia – vol. III – La Donna vestita di sole”, pag. 105 e nel libro “Verso la Nuova Creazione – vol. VIII anno 2021” pag. 38; Ed. Luci dell’Esodo)

 

“Carissimi figli,

come un padre amoroso mi rivolgo a voi. I figli di Gesù e di Maria sono tutti figli miei. Io veglio su di voi e su tutta la Chiesa dell’Universo come vegliavo sulla famiglia di Nazaret.

Proprio la famiglia di Nazaret deve essere per voi esempio e modello dell’autentica comunione in Dio. Essa è stata la prima cellula della Chiesa di tutto l’Universo. Si è formata in vista di Gesù, è vissuta per Gesù ed ha seguito le tappe della sua vita; da Gesù è stata preparata ed istruita in tutto. Di questo io sono testimone, perché la mia vita e la mia missione sono indissolubilmente legate alla vita e alla missione di Maria e di Gesù. Neppure la mia morte prematura ha potuto separarmi da loro; il mio spirito ha continuato e continua ad operare insieme a Maria e Gesù per l’eternità.

Ho scelto Maria come mia sposa per lo splendore e la purezza della sua anima. La sua bellezza interiore brillava sul suo volto ed emanava da tutta la sua persona. Era una fanciulla bellissima, dallo sguardo trasparente e di infinita bontà. Molti la volevano in sposa ma Lei ha scelto me come io ho scelto Lei. La mia scelta e la sua erano guidate dallo Spirito Santo, in vista della nostra straordinaria missione. Allora non lo comprendevo; come ogni vero Israelita, desideravo semplicemente formare con Maria una famiglia onesta e credente e dare dei figli a Dio e al nostro popolo.

Poi, come ben sapete, tutto è cambiato nella nostra vita, dopo l’annuncio dell’Arcangelo Gabriele. Maria aveva accettato la sua missione, accogliendo nel suo grembo il Figlio di Dio, ed ora Dio si rivolgeva anche a me. La mia prima reazione è stata di sconcerto e di timore; era troppo grande il peso da portare ed ero deciso a lasciare Maria al suo destino. Non ho mai dubitato della sua sincerità perché sapevo che era troppo pura e onesta per ingannare qualcuno. Ero piuttosto spaventato da ciò che mi veniva chiesto e che Maria sapeva: essere il custode della Madre e del Figlio di Dio.

Voi sapete molto poco della fase che precede la nascita di Gesù, se non ciò che il Vangelo riporta brevemente. Vi dico che l’Arcangelo Gabriele aveva spiegato bene a Maria ciò che l’attendeva; le aveva anche rivelato che io ero stato scelto per essere il suo sposo e per proteggere Lei ed il Figlio suo, il Figlio del nostro Dio. Era troppo per me e già immaginavo i commenti della gente e la vergogna che copriva una donna rimasta incinta prima delle nozze. Ma Dio non ci chiede mai di svolgere un compito senza averci donato la grazia già al momento del concepimento; più grande è la missione, più forte è la grazia. Io avevo detto sì alla mia missione ancor prima di venire al mondo e la grazia di Dio ha risvegliato il mio sì, come accade a tutti coloro che hanno deciso fin dal concepimento di amare e servire il vero Dio.

Come sapete dal Vangelo, un angelo mi ha visitato in sogno. Era l’Arcangelo Gabriele, che ha protetto e accompagnato Maria e me per tutta la nostra vita ed ha servito Gesù nella sua missione terrena. Non mi ha visitato solo in sogno, ma è apparso in molte altre occasioni per aiutare Maria e me a superare le difficoltà e proteggerci nelle persecuzioni che dovevamo subire.

Mentre Gesù cresceva, gli Arcangeli frequentavano in continuo la nostra casa per adorare il Figlio di Dio e visitare la prima cellula della sua Chiesa. Lo stesso facevano i fratelli fedeli a Dio che molte volte ci hanno fatto visita con tanto amore verso di noi. La piccola e modesta casa di Nazaret era un vero santuario del Cielo. La nostra vita però non è stata facile: Dio non ci ha risparmiato le prove e le persecuzioni né le difficoltà dell’essere poveri. Però non ci ha mai fatto mancare la sua Provvidenza, perché Dio non abbandona mai chi confida in Lui.

Maria ed io sapevamo che Gesù sarebbe un giorno partito per la sua missione pubblica e sapevamo anche ciò che lo attendeva. Durante gli anni passati con noi, Gesù ci parlava di quanto avrebbe dovuto soffrire; più volte ci aveva predetto la sua morte e risurrezione. Il mio cuore tremava e soffriva al pensiero del dolore che sarebbe toccato a noi due e soprattutto a quel fanciullo, che amavamo più della nostra stessa vita.

Per questo Dio mi ha chiamato a sé molto prima della Passione di Gesù, poco dopo l’inizio della sua vita pubblica. Mi sono addormentato nella pace di Dio, assistito da Gesù e da Maria. Nella sua infinita bontà, Dio Padre ha voluto risparmiarmi una sofferenza che non avrei potuto sopportare, e permettermi di essere presente in spirito accanto a Gesù e Maria nelle tappe della loro vita terrena. Sul Calvario, il mio spirito era accanto a Gesù morente e a Maria che soffriva con Lui. Per questo Dio mi ha affidato i moribondi, che non lascio mai soli nella loro agonia.

Maria invece è rimasta sempre accanto a Gesù. Era destinata a diventare Madre e Corredentrice dell’umanità e ad essere Regina dell’Universo. Anche questo ci era stato spiegato da Gesù stesso e dagli Arcangeli. Maria aveva accettato questa missione fin dal suo concepimento. Dopo la mia morte ha seguito spesso Gesù nei suoi viaggi, ha vissuto fra gli apostoli, i discepoli e le discepole del Figlio. Assorbiva completamente gli insegnamenti di Gesù e si rafforzava sempre di più, mentre si avvicinavano i giorni tremendi della Passione.

Come vi ho già detto, la famiglia di Nazaret è stata la prima cellula della Chiesa di Gesù Cristo di tutto l’Universo. Gesù era al centro come Re, Salvatore e Sommo Sacerdote della nuova Alleanza. Maria era la Madre e la Regina, la Corredentrice destinata a partecipare pienamente al Sacrificio del Figlio. Io ero il loro popolo e portavo in me la fede di Israele e la fede del popolo nuovo che sarebbe nato dal Sacrificio della Croce. Giorno dopo giorno, moriva in me il vecchio Israelita per lasciare posto al Cristiano redento.

Dio mi stava trasformando. Tutto in me e attorno a me era un grande mistero: il mio Figlio putativo era anche il mio Dio e il mio Salvatore. La mia sposa terrena sarebbe diventata un giorno anche mia Madre, Regina e Corredentrice, come per tutta l’umanità della quale anch’io facevo parte. Io vi ho aperto la strada perché ho accolto pienamente la Redenzione di Gesù e la Corredenzione di Maria. Per questo Dio mi ha chiamato ad essere il Custode della sua Chiesa di tutto l’Universo, come lo sono stato per la Sacra Famiglia, la piccola Chiesa di Nazaret.

Se volete diventare creature nuove dovete unirvi pienamente a Gesù e Maria come ho fatto io. Gesù non poteva nascere senza Maria, ma non poteva neppure morire senza di Lei. Aveva bisogno della partecipazione di una creatura immacolata che prendesse parte, a nome di tutta l’umanità, alla sofferenza della Croce e alla gloria della risurrezione ed aprisse così la strada ad una nuova umanità. Nessun altro avrebbe potuto farlo, ad eccezione di Colei che gli aveva dato tutto e che gli apparteneva interamente.

La partecipazione di Maria al Sacrificio della Croce è stata di una tale intensità da rendere indissolubile per l’eternità il legame tra la Madre ed il Figlio, tra il Re e la Regina, tra il Redentore e la Corredentrice. Questo legame non è solo affettivo, cioè nell’ordine della natura, ma è spirituale e mistico, cioè nell’ordine della grazia. L’amore immacolato e sublime che unisce Gesù e Maria genera continuamente i figli di Dio che accolgono e venerano Maria, e riconoscono le sue prerogative divine di Madre, Regina e Corredentrice.

Dal Sacrificio di Cristo e dalla partecipazione di Maria è continuamente rafforzata e nutrita la Chiesa di tutto l’Universo. Chi accoglie Maria accoglie Gesù e chi accoglie Gesù non può non accogliere Maria, perché solo attraverso di Lei si può partecipare pienamente al Sacrificio di Cristo; senza questa partecipazione è impossibile definirsi veri cristiani. Maria appartiene a Gesù come Gesù appartiene a Maria; questo è un grande mistero che possono comprendere soltanto coloro che accolgono Maria e ne riconoscono la grande opera di Corredentrice. Questa sua opera ha fatto di Lei la Madre dell’Umanità e la Regina dell’Universo.

Figlioli cari, rimanete sempre uniti al Cuore di Maria ed il vostro cammino sarà sicuro. Il tempo che vivete è il tempo della VENUTA INTERMEDIA DI GESÙ. È un tempo prezioso, perché Gesù è in mezzo a voi; agisce con potenza per sostenere e rafforzare il suo popolo e prepararlo alla sua venuta gloriosa alla fine dei tempi.

Maria è al suo fianco e con il suo amore materno vi genera alla vita di Dio, vi indirizza verso Gesù e ve lo fa conoscere sempre meglio. Lei è la Sposa dello Spirito Santo ed agisce con Lui per portarvi a Gesù. Il Padre si compiace della sua Figlia prediletta e vi concede molte grazie attraverso di Lei.

Siate sempre in armonia col volere di Dio, figlioli, e lasciatevi portare dolcemente da Maria nell’abbraccio della Santissima Trinità. Contemplate l’opera di Gesù e di Maria in voi come facevo io. Ora la vostra casa e ben più grande della casa di Nazaret: è l’Universo e la vostra famiglia è l’immenso popolo di Dio che lo abita. Maria non è più l’umile donna di Israele che viveva la vita di ogni giorno, ma è la Madre dell’umanità che vi accoglie con amore. È la Corredentrice che incessantemente intercede per voi e vi ottiene misericordia e pace, in virtù della Passione che ha condiviso col Figlio. È la Regina dell’Universo che desidera rendervi partecipi della sua gloria. Soprattutto, è la Donna nuova che vi genera perché siate i figli di una nuova umanità.

Vi sono sempre accanto e vi benedico, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”

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