Messaggio dello Spirito Santo del 23 maggio 1999

“Vi ho parlato dell’intimità della vostra anima che Dio rispetta. C’è un’intimità nel bene e un’intimità nel male, a seconda delle vostre scelte; sappiate che Dio le rispetta entrambe e non vi forza mai. Io illumino la vostra intimità, questo vostro spazio profondo, affinché siate coscienti di quello che non funziona in voi. Ci sono molti meccanismi che vi sfuggono ma io posso mostrarveli se vi affidate a me. È un momento di grande grazia per voi, quando potete vedere la vostra miseria e nello stesso tempo comprendere ciò che dovete fare per superare il peccato, la miseria, le tenebre.

Da qui nascono però anche le vostre sofferenze; quando vi pongo di fronte alla verità soffrite, perché vi rendete conto di dover morire a voi stessi, al vostro egoismo. Qui le strade si dividono: alcuni si decidono per Dio e la loro sofferenza diventa purificazione che produce frutto e porta alla rinascita, fino a diventare creature nuove. Altri rifiutano Dio e soffrono ugualmente di fronte alla verità; tuttavia questa sofferenza non è purificazione ma rabbia, rifiuto, aggressività. Costoro, pur soffrendo come quegli altri, non soffrono per il bene ma per il male, per essere diventati nemici di Dio. Quanti lottano contro Dio soffrono; non è Dio a farli soffrire ma è quella verità che rifiutano e che grida in loro.

Se sapeste quanto soffrono coloro che rifiutano coscientemente Dio! La loro anima grida perché vorrebbe vivere la verità che intuisce in sé e non può. Dovete comprendere che Dio ha posto in voi il seme della verità perché siete figli di Dio da lui creati, redenti e santificati. Questo seme non può mai essere del tutto soffocato; per quanti tentativi l’uomo faccia, esso rispunta; siete stati creati per vivere nella verità. Per questo coloro che rifiutano Dio soffrono, ma nello stesso tempo impediscono a se stessi di camminare, si rifiutano di cambiare la loro condotta di vita, di morire a se stessi: in un parola, rifiutano la croce.

Io non posso fare altro che mostrarvi la via ma non posso decidere al posto vostro. Per questo sbagliano le persone che pregano Dio affinché converta le anime. Da qui nascono anche tante bestemmie che si sentono nel mondo: Dio non converte i malvagi, non cambia questo o quello. Dio potrebbe fare tutto perché è onnipotente ma vi lascia liberi, affinché liberamente scegliate la vostra strada nel bene o nel male, con tutte le conseguenze che tale scelta comporta e non solo per voi stessi; poiché tutto ciò che dite, fate e pensate si ripercuote sull’intera umanità.

L’uomo è libero dal concepimento fino all’ultimo giorno della sua vita e non solo. Dio rispetta questa libertà anche oltre la vita terrena. Nel purgatorio l’anima porta con sé e rivive tutte le chiusure e le indecisioni che ha vissuto sulla terra, così come le anime infernali portano e rivivono il loro rifiuto totale di Dio.

L’uomo rifiuta la verità perché essa costa sacrificio. La verità, se è vissuta, non lascia mai l’uomo indifferente né lo lascia nello stato in cui si trova. Infatti, vivere nella verità significa essere pronti ogni giorno, ogni momento. alla trasformazione che spesso è dolorosa, quando occorre lasciare gli affetti falsi, le scelte di comodo, i compromessi e i tradimenti. Tutto questo è faticoso e sta alla base del rifiuto della verità. E tuttavia chi rifiuta la verità cerca sempre di trovare delle giustificazioni al suo rifiuto, per mettere a tacere quel grido interiore che rimane per l’eternità, che rimane persino nei dannati. Questo anelito alla verità rimane perché è impresso nel vostro essere, creato a immagine e somiglianza di Dio che è Verità. Ed è per questo che l’uomo cerca le giustificazioni, per mettere a tacere la propria anima.

Le giustificazioni vanno sempre in una direzione obbligata, quella che porta a colpevolizzare gli altri. La giustificazione estrema arriva a colpevolizzare Dio; imputare a Dio la sofferenza che deriva dal rifiuto della verità. Così coloro che hanno scelto Satana consacrandosi a lui (e non sono pochi), affermano spesso di aver rifiutato Dio perché Dio non ha fatto nulla per loro. Nessuno di loro vi dirà di aver rifiutato la verità per libera scelta. Ma queste affermazioni non di rado le potete sentire anche dalla bocca di molti cristiani, che dicono di credere e fanno grandi opere di carità, ma quando sopraggiunge loro qualche disgrazia, danno la colpa a Dio, rinfacciandogli anche le opere fatte a suo nome. Alla fine, la giustificazione più grande per l’uomo consiste nel colpevolizzare Dio.

Io vi dico che contrastare ostinatamente la verità, distorcere la verità, fingere di non vederla, gettando la colpa su Dio, è un peccato grave contro lo Spirito Santo.

Io opero in ciascuno di voi per illuminarlo, orientarlo verso Gesù Cristo che è Via, Verità e Vita, e per farvi ricordare il suo insegnamento. Se vi aprite e vi affidate totalmente a me, sarete in grado di comprendere e di scegliere la verità, sempre e in ogni circostanza. Per questo non esiste alcuna giustificazione per chi rifiuta Dio, poiché io distribuisco a ciascuno la grazia per compiere i passi giusti in proporzione alla sua struttura, alla sua capacità, alla sua missione. Non esiste nessun’anima che sia lasciata da me senza aiuto, senza chiarezza, senza impulsi; se facessi questo verrei meno alla mia opera.

L’adesione alla verità, vi conduce alla piena realizzazione, in quanto ogni impulso che io trasmetto alla vostra anima tende sempre a farvi progredire. Via via che progredite, i miei impulsi si fanno sempre più forti e più chiari, crescono in rapporto alla vostra risposta. Se invece siete mal disposti a camminare, spiritualmente pigri, vi tagliate le gambe da soli, perché non mi permettete di portarvi avanti e di aumentare i miei impulsi in voi.

La vostra mancata decisione a vivere la verità provoca sofferenze anche a coloro che desiderano seriamente camminare verso Dio. Infatti, voi siete in comunione gli uni con gli altri, e gli uomini tutti sono legati fra loro, cosicché l’indecisione di uno determina l’immobilismo o la difficoltà a camminare anche in altri. Se tutti rispondessero ai miei impulsi, di sicuro l’umanità sarebbe ad un livello ben diverso.

Io non vi lascio, vi seguo ogni momento e conto su di voi. Desidero mostrarvi la strada verso la SS. Trinità nella cui vita si compie la realizzazione piena del mistero dell’amore.

Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”.

tratto da Verso la Nuova Creazione a cura di Stefania Caterina – anno 2010 volume 1, pag .74

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