Tratto da: Riscrivere la Storia – Stefania Caterina – Tomislav Vlašić Volume II – L’Universo e i suoi abitanti Cap. 3 

1. Il Papa polacco

 

Il popolo polacco è particolarmente caro a Dio. In realtà, Dio ama tutti i popoli dell’universo, senza preferenze, perché è Padre di tutti. Tuttavia, sulla Terra, pianeta dove Gesù si è incarnato ma anche dove è più forte la presenza satanica, Dio ha scelto alcuni popoli, ai quali ha affidato, in questo tempo, la missione di tenere vivi la fede, la speranza e l’amore per Gesù Cristo. Sono popoli chiamati ad essere un lievito di santità cristiana non solo per la Chiesa ma per interi continenti e per la Terra tutta. Sono popoli prediletti da Dio, ma la predilezione divina si accompagna sempre alla fedeltà, alla purificazione e alla responsabilità della risposta. Perciò questi popoli sono passati, e passano tuttora, attraverso grandi sofferenze; da essi sono nati molti santi. Sono tre: il popolo croato, il popolo italiano e quello polacco. Oggi più che mai, quando la fede cristiana si affievolisce in molti popoli, queste tre nazioni sono chiamate a vivere e a custodire i valori autentici del cristianesimo.

 

Dal popolo polacco nacque dunque Giovanni Paolo II, uno dei Papi più grandi e più amati della storia. Della sua vita è stato scritto molto e perciò non vi narrerò quel che già sapete, ma ciò che non sapete. Questo è lo scopo del nostro racconto: farvi vedere ciò che gli occhi umani non hanno visto, ma che Dio ha letto nei cuori degli uomini e fra le righe della storia.

Giovanni Paolo II fu eletto sul finire del 1978; non finiva solo quell’anno ma un’epoca. Dio, infatti, stava per intervenire, al fine di dare una sterzata decisa alla vostra storia. Lucifero imperversava con la sua Confederazione della luce, che operava a pieno regime nel basso universo. L’attacco sferrato a partire dal 1966 aveva dato i suoi frutti: disordini, tensioni sociali, confusione, immoralità e perversioni dilagavano sulla Terra. In particolare, gli anni settanta avevano visto nascere e morire dittature feroci; la tensione in Europa fra Est e Ovest si era riacutizzata con l’installazione di pericolosi missili da una parte e dall’altra.

Lucifero e i suoi avevano pianificato una terza guerra mondiale negli anni ottanta, che sarebbe scoppiata fra le due superpotenze, Usa e Unione Sovietica, per poi estendersi al resto del mondo. Nel conflitto sarebbero stati coinvolti anche gli alleati del basso universo, che avrebbero aiutato gli Illuminati ad instaurare il famoso Nuovo Ordine Mondiale. Perciò, oltre ad una guerra nucleare disastrosa col solito scopo di eliminare gente inutile, arricchire gli Illuminati e rimodellare gli assetti geopolitici della Terra, la vostra umanità doveva aspettarsi anche un’invasione da parte di altre umanità dell’universo, non certo amiche.

Nel 1976, tra l’altro, era morto Mao Tse Tung, il feroce dittatore della Cina comunista. Di lui si è parlato poco e poco si conosce; lo si è visto come un eroe rivoluzionario, amico del popolo. Su di lui non c’è molto da dire dal nostro punto di vista: è stato uno dei tanti servi di Lucifero e degli Illuminati, non diverso da Hitler, Stalin, Mussolini, ecc. La vostra storia è piena di personaggi sinistri come questo. Quando ne avete conosciuto uno, li avete conosciuti tutti, dato che il male agisce sempre allo stesso modo, perché non è creativo ma distruttivo. Cambiano i metodi, ma i fini sono sempre gli stessi: corrompere, ingannare, distruggere e padroneggiare.

2. Totus tuus

 

In questo tetro panorama, Dio si inserì con una mossa a sorpresa: il Papa polacco che aveva conosciuto nazismo e comunismo, figlio di un popolo prescelto da Dio. Un Papa completamente offerto a Maria Santissima, che avrebbe adottato come motto “Totus tuus”[1]; un vero pastore, un grande mistico, un eccezionale comunicatore. Il suo pontificato fu guidato in modo straordinario da Dio attraverso gli eventi della storia.

Dio fu particolarmente al fianco di questo Papa, non perché Dio preferisca questo o quell’individuo. Lo Spirito Santo ha sempre vegliato su tutti i Papi, anche quando non furono umanamente all’altezza del loro compito. La storia, infatti, ha conosciuto Pontefici non degni di questo nome; eppure, Dio ha agito anche attraverso di loro per il bene del suo popolo, non perché non vedesse certi comportamenti, ma per non far soffrire i fedeli né scandalizzarli. Questo non significa che Dio giustifichi le colpe dei cattivi pastori: significa che Dio oltrepassa le miserie degli uomini e agisce al di là degli uomini. Se non fosse così, la Chiesa non sarebbe sopravvissuta. Ma poiché la Chiesa non è opera dell’uomo, sopravvive all’uomo e alle sue malvagità. Non confondete mai la struttura della Chiesa, fatta di uomini, con la Chiesa come Corpo di Cristo. Sono due cose profondamente diverse.

 

Nella storia, ci sono stati Papi particolari, che Dio scelse e guidò, affinché fossero Pastori non solo della Chiesa ma dell’intera umanità; furono fari di luce per tutti, credenti e non credenti. Giovanni Paolo II fu uno di questi. Figlio prediletto di Maria Santissima, alla quale si affidò fin da giovane, sapeva riunire in sé la forza e la tenerezza. La sua intelligenza profonda si univa alle grazie particolari della sua anima. Era fedele a Dio e amico dell’umanità, ma non si piegava di fronte ai potenti, tanto meno di fronte ai prepotenti. E lo dimostrò.

 

Il pontificato di Giovanni Paolo II si mosse su binari ben precisi: la misericordia di Dio, l’affidamento a Maria, l’amore verso l’umanità. Da alcuni fu giudicato duro e conservatore; fu solo giusto e inflessibile sui valori che formano la base della convivenza umana. La sua mano ferma guidò la Chiesa e l’umanità verso un traguardo delicato e importantissimo: il terzo millennio.

3. La mancata consacrazione della Russia

 

Fin dai primi giorni del suo pontificato, Giovanni Paolo II sentì l’urgenza di consacrare la Russia a Maria Santissima, così come richiesto dalla Madonna a Fatima. Da figlio dell’Est aveva conosciuto da vicino gli errori della Russia, di cui Maria Santissima aveva parlato. Decise di procedere senza ulteriori ritardi alla consacrazione, ma si trovò di fronte un muro di contrarietà, dettate dal timore di provocare il regime sovietico e di rendere ancor più difficili i rapporti fra Russia e Santa Sede. Queste furono le ragioni umane. Ma le ragioni umane sono solo le proiezioni di ciò che si muove nel mondo spirituale: Lucifero e i suoi Illuminati non potevano permettere che la Russia, pedina così importante del loro gioco, fosse consacrata alla Madonna. Perciò si opposero al Papa in ogni modo, soprattutto mediante i loro infiltrati nel Vaticano.

Gli uomini, purtroppo, non comprendono appieno che cosa significhi consacrare un popolo alla Madonna. I demoni e i loro compari, invece, lo sanno. Quando un popolo è consacrato a Maria, è sotto la sua speciale protezione. La Madre di Dio lo orienta verso il Figlio e intercede presso la Santissima Trinità per i bisogni di quel popolo. Genera figli di Dio in mezzo a quel popolo, lo mette al riparo dalle devastazioni di Lucifero, preservandone l’integrità e allontanando le insidie del male. La storia è piena di episodi in cui intere popolazioni sono state risparmiate da guerre o epidemie, grazie all’intervento straordinario della Madonna, invocata come Patrona. Più un popolo si affida a Maria, più è preservato dal male. Questa è una delle ragioni per cui Dio ha scelto in particolare i popoli croato, italiano e polacco: per la loro speciale devozione alla Madonna che si è protratta lungo i secoli. Nonostante l’ateismo che ormai dilaga anche fra croati, italiani e polacchi, la fede di questi tre popoli è ancora viva e ha conservato una forte impronta mariana, che permette loro di continuare ad alimentare la fede dell’Europa.

Tuttavia, più un popolo è consacrato a Maria più è preso di mira da Lucifero e dai suoi alleati; questo è evidente nel caso dei tre popoli citati che hanno conosciuto molte prove; Dio le ha permesse per rafforzare in essi la fedeltà a Dio e l’amore verso Maria Santissima.

Di fronte alla risolutezza di Giovanni Paolo II di procedere alla consacrazione della Russia, Lucifero corse ai ripari. Sapeva infatti che il Papa non era un tipo facile da scoraggiare. Iniziò così contro Giovanni Paolo II l’azione dei più potenti medium della Terra e di altri pianeti: malefici di ogni tipo, messe nere, riti satanici e di magia nera contro la sua persona e la sua opera; un vero e proprio assalto che non si fermerà più fino alla sua morte. Ma la Madre di Dio coprì col suo manto questo figlio così speciale, che le aveva consacrato se stesso e il suo pontificato. Tutte le prove che Dio permise, non piegarono questo Papa, anzi lo rafforzarono fino a renderlo un gigante nella fede. Dio parlò in modo speciale al suo cuore ed egli fu un vero mistico, ma visse le sue esperienze straordinarie nel riserbo, mantenne il segreto del Re (Tb 12, 7). 

La Madonna a Fatima aveva chiesto che il Papa consacrasse solennemente la Russia insieme a tutti i Vescovi della Terra. Molti di loro però si rifiutarono di farlo, per le più svariate ragioni. Venne così a mancare la comunione tra Papa e Vescovi che è una forza nella Chiesa. Questo impedì che la consacrazione avvenisse secondo le modalità indicate dalla Madonna. Fu un grande dolore per Giovanni Paolo II che da quel momento offrì se stesso in sacrificio di espiazione per la grave disobbedienza mostrata da molti Vescovi verso la Madonna, verso Dio e verso il Papa.

Dopo questo suo atto di offerta, gli attacchi delle forze del male si moltiplicarono. Lucifero non tollerava la presenza di questo Papa scomodo che, nel frattempo, agiva con tutto il suo potere per aiutare i popoli dell’Est europeo a liberarsi dalla dittatura comunista. La collera di Lucifero e degli Illuminati contro il Papa giunse al culmine.

 

4. L’attentato al Papa

 

Il 13 giugno 1981, il giorno che ricorda l’apparizione a Fatima, accadde un fatto inaudito che tenne il mondo col fiato sospeso: un killer sparò a Giovanni Paolo II in Piazza San Pietro. Le forze infernali avevano colpito al cuore la Chiesa della Terra. Il Papa fu in pericolo di vita. Di questo la storia ufficiale vi ha abbondantemente informato, perciò non mi soffermo sulla cronaca di quel giorno. 

 

Dio, però, vegliava sul Papa e non permise che gli alleati di Lucifero portassero a compimento il loro proposito di uccidere il Pontefice. Il popolo cristiano avrebbe subito un trauma troppo grande, sentendosi abbandonato. La preghiera della Madonna e dei Santi, unita a quella delle umanità fedeli a Dio, evitò il peggio. La Madre di Dio chiese e ottenne da suo Figlio che gli angeli e i fratelli fedeli fossero presenti durante l’attentato e che agissero ciascuno sul proprio livello. Il proiettile fu miracolosamente deviato; il Papa soffrì molto ma rimase in vita.

Dopo questo fatto, in Giovanni Paolo maturò definitivamente il proposito di consacrare la Russia e rivelare il terzo segreto di Fatima. Non considerò casuale la coincidenza fra il giorno dell’attentato e quello dell’apparizione di Fatima. Gli era chiaro che la Madonna lo aveva salvato non solo per amore della Chiesa, ma anche perché si era dichiarato suo figlio prediletto, dal quale la Madre si aspettava l’adempimento dei suoi desideri.

Lucifero era infuriato più che mai: non solo l’attentato era fallito, ma aveva ottenuto l’unico risultato di motivare ancora di più il Papa. Gli Illuminati e gli alleati della Confederazione della luce erano spiazzati e avevano anche dovuto subire la collera di Lucifero che li punì severamente.

Lucifero non agisce come Dio che perdona i suoi figli e ne comprende le debolezze. Al contrario, è inflessibile e vendicativo, e non ammette errori da parte di coloro che si sono offerti a lui. Questa è la ragione per cui il regno delle tenebre avanza sulla Terra più velocemente del Regno di Dio: chi stringe un patto con Lucifero sa che, in caso di disobbedienza o fallimento, verrà abbandonato al suo destino o, peggio ancora, ucciso o costretto a suicidarsi. Così finiscono molti consacrati al demonio. Dio, invece, non forza la libertà dell’uomo e attende che maturi in lui la decisione di vivere secondo le leggi dello Spirito. E mentre i figli di Lucifero si danno da fare senza tregua, sotto la minaccia di severe punizioni, i cristiani dormono, pensando che Dio lasci fare all’infinito, e rimandando sempre al domani la loro decisione per Dio. Così si comporta la maggior parte dell’umanità della Terra: si dà da fare solo se un padrone la costringe; se viene lasciata libera, vaga senza una méta e diventa passiva.

 

Sotto la pressione di Lucifero, gli Illuminati decisero allora di accelerare i programmi e di scatenare al più presto la terza guerra mondiale, prima che la Russia fosse consacrata e fosse rivelata al mondo l’esistenza della vita nell’universo. Dio, però, aveva ben altri pensieri, pensieri di pace.

Così, nel giorno in cui la Chiesa ricorda la Visitazione di Maria, cioè il 31 maggio, San Michele discese agli inferi, su ordine di Dio, per annunciare a Lucifero e a tutta la sua corte, che Dio avrebbe mandato ancora una volta sulla Terra sua Madre, la Regina della Pace.

5. Le apparizioni della Madonna a Medjugorje

Il 25 giugno 1981 la Madonna apparve a sei ragazzi a Medjugorje, un villaggio della Bosnia-Erzegovina. Un colpo pesante per Lucifero e gli Illuminati: la Madre di Dio appariva proprio in quell’Est europeo da dove doveva scoccare la scintilla di una nuova guerra mondiale, presentandosi come Regina della Pace; il messaggio del Cielo era chiarissimo.

La Madre di Dio scelse questo villaggio, pressoché sconosciuto al mondo, per apparire ancora una volta sulla Terra. Lo scelse per la fede in Dio e in lei, da sempre dimostrata dai suoi abitanti di etnia croata. Quella gente aveva tenuto testa ai turchi e poi ai comunisti senza mai arretrare, né abbandonare la fede in Gesù Cristo; anzi, era stata uno scudo nell’Europa dell’Est all’avanzata prima degli ottomani e poi degli atei comunisti. Perciò il popolo croato è caro a Dio.

La Madonna apparve per avvertire i suoi figli dei pericoli incombenti, invitandoli a ravvivare la propria fede, mediante la conversione, il digiuno e la preghiera; fin qui nulla di nuovo rispetto ad altre apparizioni. In realtà, le apparizioni di Medjugorje rappresentavano un intervento della Vergine Maria del tutto particolare, per diversi aspetti.

Innanzitutto per la durata. Dio stabilì che non vi fosse un termine prestabilito per la durata di queste apparizioni. Infatti, sarebbero servite ad accompagnare il cammino dell’umanità verso determinati eventi, che si sarebbero verificati non appena la Chiesa avesse rivelato l’esistenza della vita nell’universo, come il Papa intendeva fare. La Madre, pertanto, veniva ad aiutare il Papa e la Chiesa, preparando il popolo a comprendere la realtà dell’universo.

In secondo luogo, la Madonna era apparsa a sei ragazzi di diversa età ma, attraverso di loro, aveva chiamato l’intera parrocchia di Medjugorje. Desiderava infatti guidare i parrocchiani direttamente, mediante i suoi messaggi, allo scopo di formare un nucleo, quello parrocchiale, compatto e desideroso di comprendere la realtà così come è in Dio. Questo nucleo avrebbe testimoniato a tutta l’umanità ciò che la Madonna avrebbe rivelato; attorno ad esso si sarebbero aggregati altri suoi figli da tutto il mondo, per formare altri nuclei, cellule vive della Chiesa.

Il messaggio di Medjugorje, perciò, non era destinato all’umanità in senso generale, ma piuttosto alla parrocchia alla quale spettava una grande testimonianza. Per la prima volta, la Madonna si rivolgeva ad una parrocchia in particolare, assegnandole una missione. Anche per questo Dio non aveva posto un termine, per lasciare ai suoi figli il tempo necessario a capire e testimoniare. Quello di Medjugorje era destinato ad essere un messaggio di ampia portata; i richiami iniziali alla conversione e alla preghiera, costituivano le basi indispensabili per la preparazione e purificazione dei parrocchiani; solo su queste basi la Madonna avrebbe fondato il suo insegnamento.

Il terzo aspetto particolare delle apparizioni è costituito dal fatto che queste sono le ultime apparizioni di Maria Santissima sulla Terra. Sono infatti legate alle decisioni della Chiesa della Terra circa la rivelazione della vita nell’universo: se la Chiesa rivelerà ciò che sa, le apparizioni cesseranno perché avranno esaurito la loro funzione. Se non lo farà entro il termine previsto da Dio, cesseranno ugualmente perché Dio seguirà altre strade.

Infine, le apparizioni di Medjugorje sono legate a doppio filo a quelle di Fatima, delle quali rappresentano il naturale proseguimento e completamento. A seguito dell’attentato a Giovanni Paolo II, che fu una sfida a Dio di inaudita gravità da parte dell’Inferno, Dio accelerò i suoi programmi inviando la Madonna poiché vedeva in pericolo la Chiesa e l’umanità.

 

Il pontificato di Giovanni Paolo II fu legato in modo particolare alle apparizioni di Medjugorje, iniziate dopo pochi anni dalla sua elezione a Papa. Egli credette da subito alla realtà di Medjugorje e ne comprese la portata per questi tempi. Non gli mancò la luce dello Spirito Santo, perché quando Dio coinvolge diversi soggetti in un’opera, agisce su tutti i soggetti in modo armonioso. In questo caso, non solo i veggenti e i parrocchiani di Medjugorje erano chiamati a comprendere questo grande evento soprannaturale, ma anche il Papa al quale spettava la responsabilità di portare l’intera Chiesa ad allinearsi sulle posizioni indicate dalla Madonna.

 

Perciò, il Papa comprendeva benissimo ciò che stava accadendo a Medjugorje, indipendentemente dal riconoscimento ufficiale da parte della Chiesa, del quale peraltro Dio non ha bisogno; sono gli uomini che ne hanno bisogno, perché deboli nella fede, non Dio. Prova ne è che molti dei grandi interventi di Dio sulla Terra non sono mai stati ufficialmente riconosciuti dalla Chiesa, eppure Dio non ha cessato di agire attraverso di essi. Il riconoscimento delle apparizioni non è dunque necessario perché tali apparizioni dispieghino i loro effetti. Ciò non significa che il riconoscimento non sia utile; è utile infatti al popolo di Dio per essere incoraggiato a seguire gli inviti del Cielo e a convertirsi. Perciò, la mancata pronuncia da parte della Chiesa ufficiale di fronte a tali eventi ha rappresentato spesso un dramma per l’intera Chiesa. Il popolo di Dio non è stato aiutato a riconoscere il tempo in cui è stato visitato (Lc 19, 44), con la conseguenza che molti fedeli non hanno prestato alcuna attenzione ai segni del Cielo.

 

Nel momento in cui ebbero inizio le apparizioni, tutto era pronto nel piano di Dio. Medjugorje rappresentava il culmine di tutti gli interventi di Dio e della Madonna a favore della Chiesa e dell’umanità della Terra. Al tempo stesso, rappresentava l’ultimo richiamo della Madonna al suo popolo della Terra.

Quello che la Madonna desiderava fare a Medjugorje era straordinario[2]: un intervento diretto sulla parrocchia e sui parrocchiani, mediante l’insegnamento da lei stessa impartito. La Madre di Dio avrebbe portato le persone a comprendere, un po’ alla volta e senza forzature, l’opera creatrice, redentrice e santificatrice di Dio in tutto l’universo. A Medjugorje sarebbero confluiti molti pellegrini, ai quali i parrocchiani avrebbero reso la loro testimonianza, aiutandoli ad entrare a loro volta nella realtà di Dio. Da Medjugorje sarebbe scaturito così un fiume di grazie per tutta la Chiesa di Dio e, a cascata, sull’intera umanità.

Si trattava dunque di un grande piano di Dio, realizzato attraverso Maria Santissima, al quale tutti avrebbero dovuto contribuire: veggenti, sacerdoti, parrocchiani, pellegrini. Dall’albero di Medjugorje sarebbero spuntati molti germogli: infatti, l’insegnamento della Madre di Dio avrebbe fatto sbocciare molti doni, ordinari e straordinari, nei credenti di tutto il mondo, al fine di rinnovare profondamente la Chiesa.

In cambio di tutto questo, Dio chiedeva la fedeltà e la spogliazione da interessi materiali e ambizioni spirituali da parte di tutti. A tutti era richiesta la consacrazione della vita a Dio, attraverso le mani della Madre; non nel senso che gli uomini intendono, cioè abbracciare la vita religiosa, ma nel senso dell’abbandono docile nelle mani di Maria Santissima, per mettere Dio al primo posto, al di sopra di ogni altro bene e affetto.

 

La Madonna avrebbe affidato ai veggenti alcuni segreti, che sarebbero stati rivelati al tempo opportuno e con modalità adeguate, ma che lei stessa avrebbe spiegato ai parrocchiani man mano che fossero progrediti nel cammino. Nel frattempo, Dio avrebbe inviato gli angeli e i fratelli dell’universo fedeli a lui, a visitare la parrocchia di Medjugorje per affiancare l’insegnamento di Maria Santissima, mediante la loro azione sul piano spirituale e fisico. Medjugorje sarebbe divenuta lo scenario di un’azione corale del Corpo Mistico di Cristo senza precedenti sulla Terra.

Di fronte alla portata di un simile evento, Lucifero tremò e scatenò un’offensiva in larga scala contro Medjugorje, la Chiesa, il Papa e il popolo croato.

 

[1] L’espressione deriva da S. Luigi Maria Grignion de Montfort. È l’abbreviazione di “Totus tuus ego sum et omnia mea tua sunt. Accipio te in mea omnia. Praebe mihi Cor tuum, Maria”, formula di affidamento a Maria che in italiano suona così: “Io sono tutto tuo, e tutto ciò che è mio ti appartiene. Ti prendo per ogni mio bene. Dammi il tuo Cuore, o Maria”.

[2] Cfr messaggio della Madonna del 25 maggio 2013 dal titolo: “Il piano della Madonna a Medjugorje” pubblicato sul sito www.versolanuovacreazione.it e nell’ omonimo libro vol. IV. Ed. Luci dell’Esodo.

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