Vivere la pienezza
Testo tratto dalla video-conferenza del 4 giugno 2012
pubblicato nel libro “2012 La scelta decisiva dell’umanità”, pag. 256 Luci dell’Esodo
Tomislav Vlašić (T.V.): Buon giorno, cari ascoltatori, vi auguriamo un buon ricevimento di questo programma. Continuiamo sempre la nostra conversazione nell’ambito della tematica “Progredire nella pienezza”. Il titolo di questa puntata è “Vivere la pienezza” e con essa concludiamo questo ciclo di video-conferenze.
Cosa vuol dire vivere la pienezza? Come già più volte abbiamo detto, Dio non disgrega nulla, crea ogni cosa integra, e quando l’uomo, per le sua scelte sbagliate, si disgrega, Dio interviene a salvarlo e portarlo verso l’integrità, verso la pienezza. In tutte le tappe della nostra vita e del nostro sviluppo, noi possiamo vivere integri, vivere nella pienezza, camminando in modo da raggiungere quella perfezione che, alla fine dei tempi, ciascuno e tutti insieme conseguiremo; naturalmente questo lo raggiungiamo in Dio. Vi parliamo di come vivere la pienezza in questi tempi, ed iniziamo con un messaggio che vi annuncerà Stefania.
Stefania Caterina (S.C.): Il messaggio è della Madonna e ci è stato dato l’8 aprile 2012, giorno di Pasqua. Ve lo leggo:
“Figli, vi benedico con la benedizione del Cristo Risorto, e con la mia benedizione di Madre del Risorto. Io non ho portato in me soltanto il Cristo destinato ad essere crocifisso, ma anche il Cristo destinato a vivere nella gloria e a sedere alla destra di Dio. Tutti noi siamo destinati a questo. Io ho già compiuto il passaggio verso la nuova creazione, che tuttavia spetta a ciascuno di voi. Cercate oggi di focalizzare lo sguardo sulla gloriosa risurrezione di Gesù, su quella infinita potenza che sgorga da lui, inesauribilmente per tutto il suo popolo.
Desidero dirvi questo: stiamo entrando nei tempi nuovi. I tempi di Dio, però, non sono così come voi li concepite sulla terra. Quando parlo di “tempi nuovi” intendo dire che voi avete già compiuto dei passi verso la nuova creazione, ma essa deve essere generata dal popolo di Dio. Infatti, la creazione nuova non è qualcosa di magico che scende dall’alto. Essa sarà realizzata da Dio nel suo popolo, cioè quando il popolo di Dio avrà scelto di vivere in modo nuovo. Vedete, se l’umanità della terra chiedesse unanimemente a Dio di essere rinnovata, se accogliesse Gesù Cristo, il Padre rifarebbe tutto nuovo. Lo stesso vale anche per altre umanità dell’universo. Occorre arrivare al punto in cui il resto dell’umanità fedele a Dio, unita da un pianeta all’altro, chiederà unanimemente a Dio Padre di rifare tutto nuovo, perché tutto diventi creazione nuova. Allora la creazione nuova verrà.
Voi pensate che la creazione nuova sia qualcosa che è già pronto, nel quale semplicemente entrerete. Io vi dico che non è così. Neppure la dimensione che sta oltre la grande barriera è la creazione nuova; è la dimensione dello spirito puro ed essa stessa attende di essere assorbita totalmente dalla creazione nuova. Quando ciò avverrà, la dimensione dell’inferno sarà staccata da tutto il resto, e non entrerà nella nuova creazione.
Dio attende che il suo popolo risponda, che chieda la nuova creazione. Allora la nuova creazione verrà. Alla fine dei tempi, sarà rifatto tutto nuovo. Perciò è importante la risposta di ciascuno di voi. Tanto quanto il popolo di Dio sarà veloce nel rispondere e nel camminare, tanto più si affretteranno i tempi.
Ci sono diversi livelli nell’umanità. C’è un livello nel quale le persone sono pronte, generose, e desiderano veramente che accada qualcosa di nuovo. C’è un altro livello nel quale le persone non desiderano una realtà nuova, ma desiderano vivere in quella vecchia, in ciò che è sicuro, a portata di mano, nello status quo, nell’immobilismo. C’è infine un livello, dove le persone hanno definitivamente rifiutato Dio; per questi non c’è più molto da fare, Dio non potrà che lasciarli alle loro scelte.
Ora Dio non dona più gratuitamente; dona soltanto a chi sa far fruttare i talenti. Sembra un linguaggio duro, ma questa è la giustizia di Dio. Se Dio non facesse questo, egli non sarebbe giusto, perché priverebbe dell’aiuto quei figli che glielo chiedono.
Assieme a San Giuseppe, vi benedico e vi sono accanto, nel nome del Padre, del figlio e dello Spirito Santo”.
Quando mi parlano gli strumenti di Dio, dentro di me passa una potenza che è originale a seconda di chi parla. In questo messaggio, ho colto nelle parole della Madonna una certa fermezza; la Madonna di solito è dolce, la sua presenza è serena, tranquilla, non dà mai scossoni. Tuttavia, queste sue parole sono ferme, come se si trattasse di un discorso definitivo, che giunge a conclusione di tante parole dette in precedenza, anche dalla Madonna. Dal suo tono di voce, mi è sembrato di capire che è arrivato il tempo in cui non c’è più da scherzare, perché Dio sta agendo con molta determinazione. Direi, per concludere, che la Madonna si è presentata come la Madre che richiama i figli ad una serietà, dicendo loro che non c’è più da esitare, che bisogna partire.
T.V.: Prendendo spunto da questo messaggio, parliamo della pienezza come di una dimensione da vivere ogni giorno, ma anche della pienezza alla quale siamo chiamati a partecipare in questi tempi. L’uomo è una creatura con i suoi limiti, non può essere come Dio, non può gonfiarsi; è Satana che si gonfia, pensando di poter uscire dai propri limiti di creatura. Tuttavia l’uomo, unito allo Spirito di Dio, non è più limitato perché partecipa alla vita divina che è realtà infinita. Così, ciascuno di noi, partecipando a questa vita infinita, trova la sua pienezza e, nello stesso tempo, si risveglia ed esce da se stesso, per generare quella vita di Dio negli altri. In tal modo, siamo destinati a progredire, dalla pienezza verso la pienezza, e prendiamo parte alla vita con Dio tanto quanto ciascuno di noi realizza in sé la pienezza. Questa pienezza trabocca dalle persone e genera la pienezza negli altri. Potete quindi immaginare che dinamicità incontreremo nell’eternità, quando tutti parteciperanno alla creazione divina, alla realizzazione di tutto quello che Dio ha previsto.
Già adesso, possiamo vivere in noi la pienezza. Un chicco sano, integro, se viene messo nel terreno, preparato, concimato, vive in sé l’integrità, vive la pienezza. Quando sboccia e fiorisce porta la sua pienezza, fino a raggiungere il momento in cui dà frutto. Così, percorrendo le tappe del suo sviluppo, una pianta cresce partendo dalla pienezza per arrivare alla pienezza. Noi siamo invitati a scoprire il nostro rapporto con Dio che ci dona la pienezza. Senza questo rapporto, che ci ricolma, si forma in noi un vuoto che genera una reazione che corrompe e distrugge. Gesù, nel Vangelo, ci ha insegnato a vivere la beatitudine: vuol dire che, in ogni prova, possiamo essere pieni di vita e sconfiggere e superare ogni prova; siamo perciò chiamati a vivere in questo tempo la pienezza.
La Madonna dice, attraverso Stefania, che siamo nei tempi nuovi. Lo Spirito Santo ci attesta che, adesso, comincia per il popolo di Dio un cammino forte verso la creazione nuova. Al tempo stesso, questa fase iniziale del cammino è la preparazione per la venuta gloriosa di Gesù, perché senza la venuta di Gesù in mezzo al suo popolo, non può realizzarsi la creazione nuova. Sono tutte verità della nostra fede, che dobbiamo cogliere per trovare la pienezza della nostra vita già qui, e manifestare all’umanità quella speranza che non delude. Come dicevo, noi siamo creature limitate, ma il nostro spirito, unito allo Spirito di Dio, non è limitato. Perciò, la nostra partecipazione deve partire dal risveglio del nostro spirito e Dio, in questi tempi, agisce fortemente per risvegliare lo spirito dell’uomo, affinché possa progredire e raggiungere la pienezza nella creazione nuova.
S.C.: Torniamo un attimo a quello che la Madonna dice, cioè che la creazione nuova non sarà qualcosa di magico che scende dall’alto, o qualcosa di già confezionato dove noi semplicemente saremo introdotti. Da diverso tempo, nelle rivelazioni che ricevo, molti strumenti mi parlano dei tempi nuovi; ma la novità di cui parlano è sempre strettamente legata alla nostra trasformazione. Ciò significa che i tempi sono nuovi in quanto l’umanità sta andando verso una trasformazione per diventare parte della creazione nuova, e l’uomo è destinato a diventare una nuova creatura. Quindi, come abbiamo spesso ripetuto, è sempre necessaria la nostra decisione di offrire noi stessi a Dio, perché egli prenda nelle sue mani la nostra vita e ci guidi, per mezzo dello Spirito Santo, là dove vuole condurci.
Il popolo di Dio, come affermava poco fa Tomislav, è chiamato a preparare la venuta gloriosa di Cristo. Parliamo poco della venuta gloriosa di Gesù, mentre era ben presente nella predicazione degli apostoli che attendevano il ritorno glorioso di Cristo, anche se non lo sapevano collocare nel tempo. Noi non sappiamo quando il Signore verrà, ma sappiamo che verrà, e sappiamo anche che tutto tende verso questo evento, perché se Gesù non ritorna nella sua gloria, tante cose non si possono mettere a posto; soprattutto nel confronto col male.
C’è un altro punto molto importante da capire in ciò che la Madonna dice: Dio non dona più le grazie gratuitamente. Fino ad un certo punto dalla storia dell’umanità, Dio ha agito così, ha elargito le grazie a tutti, gratuitamente, nel tentativo di risollevare l’umanità. Purtroppo, sappiamo che molta parte dell’umanità ha rifiutato e continua a rifiutare i doni di Dio. Così, questo fiume di grazie riversate su tutti, spesso si è disperso in tanti rivoli, senza portare frutto. Adesso, Dio sta recuperando tutte quelle grazie che non sono state accolte e che, apparentemente, sembrerebbero sprecate. In realtà, nulla è sprecato in Dio. Dio recupera queste grazie e le riversa su coloro che camminano. Lo stesso accadrà nel futuro: Dio ha preparato grandi grazie per l’umanità ma non saranno date a chi rifiuta Dio. Non saranno date neppure a quelle persone che sono perennemente indecise tra Dio e Satana, tra il sì e il no, tra il proprio egoismo e la ricerca di Dio. Se Dio non facesse questo, come dice la Madonna, sottrarrebbe parte delle grazie al suo popolo, in questo tempo così esigente. Al contrario, Dio toglie le grazie a chi non le vuole, per darle a chi le cerca.
T.V.: Parliamo della pienezza e della creazione nuova. C’è un punto fermo che dobbiamo vedere in tutta chiarezza. Siamo chiamati ad entrare nella vita di Dio Trino e Uno. Solo così raggiungeremo la pienezza. Anche qui sulla Terra, dobbiamo cogliere la presenza del Padre, del Figlio nello Spirito Santo, e partecipare a quella pienezza, perché Dio Trino e Uno si riveli in noi e si manifesti attraverso di noi. Spesso si dice: “Io credo in Dio”. Io vi dico, però, che anche Lucifero crede in Dio, anche i dannati credono in Dio, tremano davanti a lui come foglie al vento. Però non basta credere in Dio, non basta credere neanche in un Unico Dio. Dio si è rivelato all’uomo e si è rivelato nella pienezza dei tempi in Gesù Cristo, è presente in noi, è partecipe della nostra vita, e noi possiamo partecipare pienamente alla sua vita. La vita in Dio Trino e Uno non si raggiunge se non si accoglie Gesù Cristo. E qui mi collego a quanto abbiamo detto a proposito dell’offerta della vita: l’offerta della nostra vita a Dio ci porta all’apice della pienezza in tutte le prove. Fa sì che in noi si manifesti pienamente la potenza dello Spirito Santo, che Gesù Cristo ci ha dato per sconfiggere il male, la morte, le forze infernali. Allora il nostro passaggio interiore consiste nell’entrare nella gloria di Dio, nella gloria di Cristo Risorte. Perciò la Madonna dice: “Tenete lo sguardo fisso sul volto del Cristo Risorto”.
Gli apostoli, dopo la risurrezione di Cristo e con la venuta dello Spirito Santo, hanno vissuto una grande esperienza: sono state dissipate tutte le tenebre dai loro cuori. La venuta gloriosa di Cristo abbatterà definitivamente le nostre difficoltà, e ci porterà nella vita di Dio Trino e Uno. Non c’è altra strada al di fuori di questo passaggio attraverso Gesù Cristo che ci porta nella gloria. Si possano trovare certi aspetti anche in altre strade, perché Dio dona sprazzi di luce e si comunica a tutti gli uomini, in tutti le correnti religiose, in tutti i movimenti. Tuttavia, la luce piena, la verità piena, si sono manifestate solo in Gesù Cristo. Nella luce di Cristo noi saliamo, e ci uniamo alla fonte della luce cioè al Padre, nello Spirito Santo.
Abbiamo detto che i nuclei preparano un popolo nuovo, un popolo che sarà unico in tutto l’universo. Non è possibile raggiungere questo se non nella Santissima Trinità, che è il modello e il fondamento di ogni comunione armoniosa, perfetta e che ci porta alla pienezza. Fuori dalla comunione di Dio Trino e Uno, non si raggiunge la pienezza, né la libertà dell’uomo, tanto meno la libertà di tutti gli uomini in concordia fra loro. Per questo, tutte le forme di aggregazione sulla Terra e nell’universo al di fuori di Dio Trino e Uno, sono zoppicanti, perché sono opere umane. In questi tempi Dio ci dà la grazia di scoprire questo passaggio interiore, vincendo, con la potenza dello Spirito Santo che viene dato da Gesù Cristo, ogni prova, entrando nella gloria di Dio per manifestare questa gloria, e dare la possibilità a tutti gli uomini di accedere alla piena conoscenza della vita in Dio.
S.C.: Sappiamo che Gesù Cristo è venuto sulla Terra per ricondurci a Dio; per fare questo, Gesù doveva anche farci conoscere Dio, e ce lo ha fatto conoscere, come egli stesso afferma nel Vangelo di Giovanni.[1] Ha fatto conoscere Dio non solo perché, nella sua persona, Dio si è manifestato sulla Terra e si è incarnato in mezzo a noi, ma anche perché ha aperto agli uomini la visione della Trinità, della presenza del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Sapete bene che è sulla base di questa rivelazione che Gesù è stato condannato, per essersi proclamato Figlio di Dio. Chiunque si presenti e operi nel nome di Cristo, non può che svelare in sé il mistero trinitario, perché la conoscenza di Dio è per noi la conoscenza di Dio Trino e Uno, che ci viene data per mezzo di Gesù Cristo. Oggi più che mai, abbiamo il compito di manifestare la vita di Dio che è conoscenza di Dio. È un grande impegno, e Gesù ha mandato i suoi apostoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo a battezzare le genti. Questo è, dunque, ciò che spetta a ciascuno di noi: manifestare la vita di Dio Trino dentro di noi e, così, portare a Dio Trino e Uno tutti i gemiti, tutti i desideri profondi di bene che stanno nell’umanità; supplicare Dio perché affretti i tempi della venuta gloriosa di Gesù, perché abbiamo bisogno che Gesù torni.
Non abbiamo bisogno che Gesù torni semplicemente a sistemare le cose. Piuttosto, abbiamo bisogno di unirci pienamente a lui per accedere alla creazione nuova. Dobbiamo desiderare la pienezza della vita attraverso Gesù, ma anche unirci agli strumenti straordinari che Dio mette oggi a servizio di tutta l’umanità. Vi abbiamo parlato degli angeli, del Nucleo Centrale, dei fratelli fedeli a Dio nell’universo; questi strumenti sono in azione per aiutare l’umanità in questo momento delicato di transito. Non c’è niente di straordinario in tutto questo, perché in ogni tempo Dio ha usato strumenti straordinari: lo erano i profeti, lo erano i santi. Non c’è da preoccuparsi o scandalizzarsi perché esistono questi strumenti, che si chiamano Nucleo Centrale o angeli, ecc: Dio ha sempre agito così in ogni tempo: ha previsto degli aiuti straordinari nei tempi straordinari. Ancora una volta, occorre il nostro sì per unirci all’azione di Dio. Così questa azione passerà in noi e attraverso di noi, e Dio compirà quanto ha promesso.
T.V.: Siamo, dunque, tutti chiamati a partecipare all’azione di Dio. Dio è lo Spirito puro e la sua azione è sempre pura, è ricolma della potenza dello Spirito Santo, anche quando entra nei nostri limiti, nelle nostre categorie umane. L’azione di Dio si comunica prima di tutto al nostro spirito. Anche la nostra partecipazione deve partire dal nostro spirito. Dove abita in noi Dio Trino e Uno? Nel nostro spirito, nella parte più profonda di noi che agisce similmente a Dio, e nella nostra anima che porta in sé l’immagine di Dio.
Nei tempi che stiamo attraversando, viviamo una crisi di crescita, di trasformazione dell’umanità; perciò, mai come ora necessaria la nostra partecipazione in spirito. Allora, il popolo che decide di appartenere completamente a Gesù Cristo e, attraverso Gesù Cristo, a Dio Trino e Uno, vivrà la pace, la gioia, la libertà costruttiva, creativa, la libertà in cui si muove Dio, porterà l’amore di Dio che è il massimo della creatività divina. Infatti, tutte le azioni di Dio si esprimono attraverso il suo amore. D’altra parte dobbiamo accogliere, accettare, talvolta con dolore, che quanti non accolgono la vita di Dio, in questa crisi entrino nell’inquietudine, nella disperazione.
S.C.: Con questa puntata di oggi noi concludiamo questo ciclo di video-conferenze che abbiamo intitolato: “Progredire nella pienezza”. In conclusione, possiamo dirvi che siamo chiamati non solo a deciderci, e ad impegnarci, così come vi abbiamo spiegato in tutte queste puntate, ma aggiungerei anche che siamo chiamati a leggere i segni dei tempi. Come sapete, Gesù ha rimproverato il popolo e i farisei, dicendo loro: “Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto”?[2] Siamo quindi chiamati a leggere, in Gesù Cristo, i segni dei tempi, a lasciare quello sguardo superficiale che spesso abbiamo sull’umanità. Sembra quasi che molti vivano in uno stato d’incoscienza, tutti presi dai bisogni materiali, dalle crisi finanziarie, dalle vicende più o meno tristi di quest’umanità. Ci è chiesto uno sguardo di fede, uno sguardo incentrato sulla vita di Dio, sulla conoscenza di Dio.
Sulla base di tante esperienze vissute, possiamo dirvi che c’è un gran movimento nell’universo, c’è un’azione forte da parte di Dio come da parte di Satana. Tutto ciò sta portando ad una netta polarizzazione delle forze, ad una contrapposizione sempre più marcata ed evidente tra il bene e il male. Questa polarizzazione costringe il male a smascherarsi. Esso emergerà sempre di più in tutta la sua drammaticità, sarà evidente per chi lo saprà vedere, per chi saprà leggere questi segni. Anche il bene che Dio ha seminato sarà sempre più visibile, emergeranno figure di grandi santi e di persone votate a Satana.
Ci saranno eventi grandiosi, con i quali Dio darà conferma a quanti si sono decisi per lui ed hanno aderito al suo progetto di ricapitolare tutto in Cristo. Non dobbiamo però prendere questi eventi come dei segni fini a se stessi. Impegniamoci invece ad inquadrarli nella pedagogia di Dio, che conferma sempre la fede del suo popolo. Lo sappiamo anche dalle Scritture: Gesù confermava con segni e prodigi la predicazione degli apostoli.
Siamo nell’anno 2012, di cui tutti parlano in un modo o nell’altro. Da quello che ci è detto, sappiamo che questo è un anno cruciale per l’umanità, non nel senso che sono previste catastrofi o fine del mondo, ma perché è prevista una concretizzazione da parte di Dio. Significa che Dio, alla fine di questo anno, vedrà che cosa si muove da una parte e dall’altra; chi ha detto sì, chi ha detto no. Cominceranno ad accadere gli avvenimenti nell’anno prossimo, anche grandi. Dobbiamo essere preparati. Quello che ci è chiesto è di rispondere in piena consapevolezza, in piena responsabilità. Questa è la parte che ci spetta; tutto il resto lo faranno Dio e i suoi strumenti.
T.V.: In conclusione, tutto ciò di cui vi abbiamo parlato, in questo ciclo di video-conferenze, è semplicemente la nostra testimonianza, il nostro contributo. È quello che Dio ci ha chiesto di rivelarvi per esservi di aiuto. Possiamo testimoniare che ogni persona di buona volontà che cerca Dio, lo troverà accanto a sé, sulla propria strada. Ricordiamo, nel Vangelo, Maria di Magdala, Zaccheo, e molti altri che hanno incontrato Gesù. Osserviamo gli apostoli dispersi dopo la Passione di Gesù: era Gesù stesso ad andare loro incontro, a radunarli. Questo ci fa capire che Dio ci viene incontro e ci trova sulle nostre strade, nella nostra originalità, nelle nostre situazioni.
Chi è credente e vuole seguire Dio, d’ora in poi dovrà seguire Dio sulle sue strade, e non cercare di portarlo sulla strada dei suoi desideri. Questo vuol dire partire, uscire dalla propria terra, dal proprio io e avviarsi verso la pienezza che è in Dio. Con questa nostra testimonianza non abbiamo voluto presentarvi una nuova ideologia, religione, ecc., ma comunicarvi con semplicità la vita che Dio ci dà, nella sua luce, affinché ciascuno di voi, nelle proprie vie, si muova a cercare il Dio vero e così riceva la luce. Dovrete verificare se camminate sulle strade che piacciono a voi, oppure se seguite Dio.
Nel concludere questa puntata, non vogliamo riempirvi dei nostri argomenti. Perciò vi lasciamo a riflettere, perché si ravvivi in voi quella scintilla che Dio ha messo per risvegliare la vita e il desiderio di incontrare Dio. Lo Spirito Santo vi guiderà; noi non vogliamo guidare nessuno, vogliamo testimoniare e dare il meglio di noi. Parleremo ancora quando Dio ci dirà di parlare, quando sarà necessario dare luce per rafforzare ed incoraggiare il suo popolo. Con il materiale che avete a disposizione, potete vivere e testimoniare tutto questo agli altri, perché in voi si risvegli la creatività che Dio ha impresso in ciascuno di voi. Vi ringraziamo per la partecipazione.
[1] Cfr Gv 17, 6
[2] Cfr Lc 12, 56-57
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