Messaggio dello Spirito Santo del 18 maggio 1999
“Avete letto nel Vangelo queste parole di Gesù: “Per loro io consacro me stesso perché siano anch’essi consacrati nella verità” (Gv 17,19-20). Gesù parlava dell’offerta che ogni cristiano deve fare della propria vita, e che fa di ogni cristiano un autentico consacrato. Purtroppo, non tutti i cristiani sono consacrati; e non tutti coloro che dicono di essere consacrati, sono consacrati nella verità. Questo offende Dio perché la loro offerta è impura. L’offerta impura è peggiore della menzogna. Chi dice di offrirsi a Dio e poi non vive nella verità ma nelle tenebre, è peggiore di chi sceglie le tenebre. Così ha fatto Giuda e così continuano a fare altri come lui.
L’offerta della vita vi consacra a Dio; questa offerta deve avvenire nella verità. Non però la vostra verità, quella del vostro io o della vostra mente, ma la verità di Dio. Deve essere cioè un’offerta secondo la volontà di Dio, secondo quanto è previsto per ciascuno di voi. Molti infatti vorrebbero ottenere quanto non è stabilito per loro; vorrebbero possedere certi carismi e vorrebbero possedere anche Dio. Questo vi pone fuori dalla verità, perché Dio dà a ciascuno secondo la grazia, secondo le possibilità e le capacità di ciascuno, e tutto fa con amore e per amore, con attenzione verso ogni anima. La verità di Dio consiste in ciò che è previsto per ciascuno di voi. In questa verità potrete autenticamente consacrarvi e mettere la vostra vita a disposizione di Dio affinché egli realizzi il suo piano divino in voi. Se invece ponete al centro le ambizioni, i desideri umani, le interpretazioni personali della volontà di Dio, la vostra consacrazione sarà fuori dalla verità, sarà solo un mezzo per realizzare le vostre aspettative, anche se vi sembrerà di essere animati da una grande fede. Ci sono ambizioni malate in molti che si dicono consacrati, perché si consacrano a modo loro, per ottenere cioè qualcosa da Dio, e questa è ambizione.
Se vivete nella verità di Dio sarete veri consacrati. Neppure il maligno potrà farvi del male, perché non troverà in voi dove appigliarsi. Infatti, Satana cerca di portarvi fuori dalla verità, fuori dal piano di Dio; cerca di sviarvi dalla volontà divina, nutrendo le vostre ambizioni e facendo leva sulle vostre debolezze, per trascinarvi fuori dalla verità. Ma se voi desiderate con tutta l’anima che si realizzi solo la verità di Dio per voi, allora Satana non potrà toccarvi.
Vi invito a riflettere se in voi tutto è nella verità, se ogni passo, ogni desiderio, ogni preghiera stanno nella verità di Dio, nel piano di Dio su di voi che è la vostra verità, la verità del vostro essere.
Essere consacrati nella verità significa lasciare tutto. Gesù vi ha invitato a lasciare tutto (Mc 10, 17-27 e Mc 10, 28-31). Purtroppo, questo invito è visto da molti di voi su un piano strettamente materiale, come se Gesù vi avesse semplicemente ordinato di andare a vendere i vostri beni, in una sorta di contrattazione per sistemare i vostri affari e poi seguirlo. No, non si tratta di questo! Lasciare tutto è riferito a ciò che sta in voi, alle vostre sicurezze umane, alle scelte di comodo, ai compromessi ai quali spesso ricorrete quando la verità di Dio non va d’accordo con la vostra verità, quando i desideri di Dio sono contrari ai vostri, quando avvertite un pericolo per la vostra reputazione. Tutto questo è più pericoloso delle ricchezze materiali.
Molti pensano di essersi consacrati a Dio perché hanno lasciato qualche bene materiale, ma si ingannano, perché non hanno lasciato il loro mondo interiore che li porta a riporre la fiducia nelle persone e nelle cose della terra più che in Dio. Lo spirito del mondo segue talvolta anche i religiosi nei conventi, si infiltra fra i cristiani come un virus e corrompe il popolo di Dio. Da qui derivano molti mali per i fedeli: la mancanza di preghiera, di fede, di abbandono a Dio, la troppa razionalità, le parole vuote, le prediche inutili.
Come discepoli di Cristo, vi è chiesto in modo speciale di lasciare tutto. Chi si offre al Padre per mezzo del Figlio nello Spirito Santo, non può possedere nulla perché, donando la propria vita, ha donato tutto a Dio. Chi invece possiede una sicurezza che non si fonda unicamente su Dio, possiede qualcosa, il che vuol dire che non ha lasciato tutto. Chi non ha lasciato tutto non può dare tutto.
Sulla strada della vera consacrazione camminano coloro che hanno lasciato davvero tutto e sono disposti a sperare non in qualcosa che è visibile con occhi umani, ma in qualcosa che può essere colto solo con gli occhi della fede. Qui siete chiamati a gettare le vostre reti (Lc 5, 5), ad andare verso l’ignoto; per riuscirci potete contare soltanto su Dio. Non dimenticate mai che siete tenuti in vita solo dalla Provvidenza che è il filo che vi lega a Dio; perciò non spezzatelo mai, perché se lo fate cadete nel vuoto. Voglio incoraggiarvi in questo, perché, come vi ha assicurato Gesù, chi avrà lasciato tutto riceverà il centuplo e l’eternità.
Vi benedico con la benedizione della luce, della forza e della pace, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”.
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